La lista civica e le tesi negazioniste che imbarazzano Treviglio: mozione in Consiglio
"Rinascerò" sostiene il sindaco uscente, ma è stata investita da una bufera e adesso potrebbe anche ritirarsi dalla corsa per le amministrative
C’è ancora molto imbarazzo a Treviglio per lo scivolone della lista civica "Rinascerò", a sostegno del sindaco uscente Juri Imeri, che nelle scorse settimane è finita nell’occhio del ciclone in seguito alla pubblicazione di alcuni contenuti dal sapore negazionista corredati da accuse gratuite ai commercianti, già in ginocchio, definiti «capre» solo perché rispettosi delle norme stabilite dal Governo per limitare il contagio da Covid-19. Ne hanno scritto i colleghi di PrimaTreviglio, rendendo noto che le forze di opposizione hanno presentato una mozione per chiedere al Consiglio comunale una reazione dura.
Dà delle «capre» ai commercianti
Il riferimento, come detto, è all’infelice uscita pubblicata sulla pagina Facebook della lista civica lo scorso 9 aprile. Il video, che strizzava chiaramente l’occhio alle tesi negazioniste, sarebbe bastato già da solo a sollevare il polverone. Invece a questo si era aggiunto anche un commento diretto ai commercianti, definiti «capre» solo per aver rispettato le norme dettate dal Governo Conte, prima, e da quello Draghi oggi e accusandoli di «andare a elemosinare in piazza».
La mozione della minoranza
Parole che non sono piaciute né ai commercianti né al mondo politico trevigliese che aveva subito preso le distanze da quanto pubblicato. Tra questi anche lo stesso sindaco Imeri. In questi giorni, però, i consiglieri di minoranza Erik Molteni, Laura Rossoni, Gianluca Pignatelli, Cristina Ronchi ed Emanuele Calvi hanno presentato una mozione congiunta per chiedere al Consiglio comunale una presa di posizione ufficiale contro quanto pubblicato da Rinascerò.
"Rinascerò" si ritira dai giochi?
La bufera che si è scatenata contro la lista civica candidata nella coalizione di centrodestra alle prossime comunali di Treviglio, fondata dall’ex primario di Urologia dell’ospedale di Treviglio Oreste Risi, ora – stando a rumors abbastanza insistenti – sarebbe a un passo dal ritirarsi dalla corsa.
La riunione sul possibile ritiro
Martedì scorso si sarebbe tenuto un vertice di maggioranza sull’argomento. All’ordine del giorno, l’ipotesi avanzata dallo stesso ex primario Risi di ritirarsi dalla corsa dopo l’incidente che ha fatto infuriare letteralmente tutta la città. Una decisione in questo senso, al momento, non sarebbe però ancora stata presa. Ufficialmente la stessa lista si è dissociata dal suo stesso post il giorno seguente, dando la colpa dell’accaduto ad un collaboratore.
Il comunicato di Rinascerò
Questa, infatti, è la versione della lista civica.
«Un nostro collaboratore ha postato un filmato, trovato su Facebook ed accompagnato da un pensiero in cui non ci riconosciamo come gruppo – ha scritto il gruppo – Appena ci siamo accorti abbiamo immediatamente eliminato il post in questione. Chiediamo scusa dell’accaduto con la certezza che questi episodi non si ripeteranno in futuro. Rinascerò è una lista a favore delle aziende e dei lavoratori autonomi che stanno soffrendo per la crisi economica che ha colpito un po’ tutti i settori. Ci proponiamo di essere parte attiva, con suggerimenti ed azioni per cercare soluzioni che aiutino il territorio ad avere nuove possibilità di crescita e benessere».
Ma sul sito i contenuti borderline abbondano
Scuse, tuttavia, che stridono non poco con diversi altri contenuti riportati tuttora dallo stesso sito ufficiale della lista, che si appoggia a un movimento sovra territoriale che ha sede a Pedrengo. Nella sezione del sito www.rinascero.it dedicata all’emergenza Covid-19, infatti, abbondano le tesi sull’inutilità delle misure di contenimento della pandemia, e si tratteggiano ipotesi complottistiche sia sull’origine del Coronavirus che sull’attività (mondiale) per fermarlo.
Eloquente è già lo stesso titolo di uno degli articoli presenti: «Prove tecniche di una moderna e micidiale dittatura». Il virus, si legge, sarebbe «prodotto in laboratorio» (tesi abbondantemente smentita dalla comunità scientifica), «messo in circolazione non proprio per sbaglio», in una sorta di «reset del Mondo». E le regole anti-Covid? «Misure più figlie dell’incapacità a gestire il fenomeno che della effettiva necessità».
Il risultato? Il mondo sarebbe caduto vittima di «una dittatura che ci tenga in pugno utilizzando la paura in maniera manipolativa», «fornendoci dei dati appositamente studiati per controllarci» e «inducendoci a utilizzare app come Immuni per controllare i nostri movimenti, ma facendoli passare come soluzioni alla nostra incolumità». Unica soluzione, secondo il gruppo, è «togliere le bende dagli occhi dei politici creduloni e della popolazione ingannata».
Contenuti che, tra l’altro, sono ancora online.
Manifestazioni negazioniste
Tesi sostenute, tra l’altro, anche dal corteo negazionista che domenica ha invaso il Sentierone di Bergamo al grido «la pandemia è una fesseria». In 600, molti senza mascherina o con la mascherina indossata in maniera scorretta, hanno sfilato nel capoluogo orobico per difendere – secondo la loro posizione – la libertà di pensiero e di parola.
Cos’è "Rinascerò"
A Treviglio "Rinascerò" è arrivata alla fine di febbraio. Capolista è il dottor Risi, urologo. Obiettivo dichiarato della lista civica è quello di intercettare il voto più moderato e di centro. Risi faceva parte dell’attuale Amministrazione anche nel mandato 2011-2016 (con sindaco Beppe Pezzoni) tra le fila di Forza Italia, mentre nel 2016 era stato candidato a Caravaggio per una civica a supporto di Augusto Baruffi. Si presenta insieme al "Meda", il Movimento europeo dei diversamente abili.