In Franciacorta

Prima lo filma, poi gli chiede soldi: prete del Sebino vittima di un ricatto a luci rosse

Il 22enne rumeno aveva chiesto cinquantamila euro al sacerdote dopo aver ripreso con una telecamera nascosta un incontro sessuale tra i due

Prima lo filma, poi gli chiede soldi: prete del Sebino vittima di un ricatto a luci rosse
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L'apparenza da pecorella smarrita talvolta nasconde l'indole da lupo senza scrupoli. E così un 22enne rumeno, dopo essersi conquistato le attenzioni di un parroco del Sebino, per l’esattezza di una comunità della Franciacorta, ha iniziato un vero e proprio ricatto a luci rosse. Lo racconta PrimaBrescia.

Ricatto a luci rosse: vittima un sacerdote

Il giovane ha inizialmente avvicinato il sacerdote chiedendogli qualche spicciolo per sopravvivere e per comprarsi qualcosa da mangiare. Davanti alla disponibilità e alla carità del parroco, invece che provare gratitudine, il 22enne ha pensato bene di approfittarsene. Durante un incontro tra i due, il giovane si è tolto i vestiti e il sacerdote è caduto in tentazione. L'atto sessuale (per la precisione masturbazione) è stato ripreso in segreto dal 22enne, che ha poi iniziato a ricattare il prelato.

Il ricatto

Il giovane aveva preparato il piano con attenzione. Era infatti riuscito, subdolamente, a sottrarre dalla rubrica telefonica del sacerdote i contatti di diversi parrocchiani e successivamente gli disse che avrebbe diffuso tra loro il compromettente video se non gli avesse dato ben cinquantamila euro. Il parroco, per comprare il silenzio del 22enne, arrivò a offrirgli quattordicimila euro. Alla successiva richiesta di denaro, però, il sacerdote si è fatto coraggio e si è rivolto all'Autorità Giudiziaria per raccontare tutta la vicenda.

L'arresto

E così, dopo un mese di latitanza, una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Aurisina (Trieste) ha rintracciato l'autore del ricatto ai danni del sacerdote mentre stava entrando in Italia dal valico di Fernetti dopo aver trascorso le festività pasquali in Romania. I militari hanno scoperto subito il passato criminale del ragazzo e lo hanno accompagnato in caserma. Lì è stato raggiunto dall'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Brescia. Il giovane è stato poi accompagnato presso il locale carcere. Ora spetterà all’Autorità Giudiziaria, che ha emesso il provvedimento restrittivo, fare definitivamente luce sulla vicenda.

Il precedente in Val Brembana

L'estate scorsa, si era giudiziariamente conclusa una vicenda simile, che aveva visto protagonista però un prete della Val Brembana. In quel caso, a ricattare il sacerdote era stata una banda di giovani residenti tra la Brianza e il Lecchese, i quali avevano "incastrato" due sacerdoti. A condurre le indagini furono i Carabinieri di Zogno perché a denunciare la vicenda fu il prelato brembano. Anche in quel caso, i ricattatori chiedevano soldi per non diffondere filmati e immagini che ritraevano i preti durante degli incontri sessuali.

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