Scatto finale

Caldo, motivazioni e la Champions League: i dettagli che spingono in alto la Dea

Per la formazione di Gasperini inizia un periodo intenso che vedrà tante variabili in gioco: manca solo l'ultima accelerata

Caldo, motivazioni e la Champions League: i dettagli che spingono in alto la Dea
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di Fabio Gennari

Si dice che la testa, in determinate situazioni, conti più di tutto. Probabilmente è vero, ma per l'Atalanta che si appresta ad affrontare le ultime quattro partite di campionato - oltre alla finale di Coppa Italia - ci sono tanti piccoli elementi da sfruttare per non fallire il terzo aggancio consecutivo alla zona europea che conta di più. In questa fase del campionato, i nerazzurri si stanno dimostrando portentosi. Da quando Gasperini è a Bergamo, sono 46 le partite di campionato giocate nell'ultima striscia da dieci gare (quelle decisive) e i nerazzurri hanno perso appena due volte.

Al termine della stagione mancano 18 giorni, si giocheranno cinque partite e la condizione atletica sarà decisiva. Con i primi caldi, un po' tutte le squadre faticano di più, nella passata stagione i nerazzurri arrivarono stremati agli ultimi impegni, ma si era già in luglio e il lockdown vissuto tra marzo e giugno incise pesantemente sulle gambe dei giocatori orobici. Oggi le cose stanno messe diversamente, la squadra è in salute e anche a Reggio Emilia con il Sassuolo ha fatto vedere di tenere bene anche in inferiorità numerica.

Se le gambe sono ben messe, la testa di certo non è da meno. E le motivazioni, visto il secondo posto in classifica e una rincorsa finale che coinvolge cinque squadre in cinque punti (potenzialmente due, dipende dalla Lazio), sono al massimo. Ogni gara merita rispetto, ma contro chi è appena retrocesso (Parma), chi potrebbe esserlo quasi sicuramente (Benevento) e chi invece potrebbe festeggiare la permanenza matematica in Serie A proprio contro l'Atalanta (il Genoa) non dovrebbe esserci partita: se la Dea azzecca l'approccio, nelle prossime tre gare i valori tecnici e agonistici saranno determinanti.

In ultima analisi, la Champions League. Tutti i giocatori vogliono disputare la coppa più importante, eventuali errori che sono stati commessi saranno motivo di rivalsa nelle ultime partite da parte dei singoli e questo è un altro elemento che peserà. Se l'Atalanta confermerà la partecipazione alla Champions, lo zoccolo duro dei giocatori della rosa avrà la possibilità di giocarla nuovamente con motivazioni e gerarchie praticamente invariate. Per di più, nell'anno che segue gli Europei e precede il Mondiale del 2022.

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