Il Parco Ovest è salvo: gli edifici traslocano nell'area dismessa ex Italcementi di via David
Una parte delle nuove costruzioni nell'area dismessa, un'altra parte al posto della sede di Aprica. Accordo con FerrettiCasa, proprietario delle aree
di Ennio Mauri
Alla fine il Parco Ovest sarà quasi completamente preservato: diversamente dalle previsioni del Pgt, che adottò l’amministrazione Bruni e approvò quella di Tentorio, molte volumetrie non si realizzeranno in quell’area della città: il pratone compreso tra la ferrovia e il Villaggio degli Sposi non verrà sacrificato.
In queste ultime settimane abbiamo scritto più volte dell’argomento, spiegando sia le ragioni di chi sostiene la difesa dell’area naturalistica, sia quelle dell’operatore proprietario, FerrettiCasa, che progettava di realizzare semplicemente quel che è previsto dai documenti di pianificazione della città. Ma fino a oggi si era parlato di sole ipotesi, visto che il progetto non era mai stato depositato. Ora, invece, è stato presentato un piano attuativo intorno al quale nascerà la discussione e il confronto, che dureranno tre mesi: il 21 maggio è già prevista un’assemblea pubblica concordata dall’amministrazione con il quartiere.
Una soluzione inedita
La grande novità del piano attuativo è che per la prima volta a Bergamo delle edificazioni previste in un’area libera saranno trasferite in un’area dismessa. Per dirla chiara: non si costruisce sul Parco Ovest 2 (quello che sta tra la massicciata della ferrovia e via Moroni), ma si spostano le volumetrie previste nell’area di Italcementi che cade a pezzi accanto alla stazione e in via David (area dismessa acquistata dal Gruppo Ferretti). E così, cinquemila metri quadrati di superficie edificabile lasciano il Villaggio degli Sposi, smorzando le polemiche sulla cementificazione dell’area.
Tornando a via Moroni, gli edifici che verranno costruiti (ne sono previsti quattro, tra i sette e i nove piani) sorgeranno sull’area dell’attuale sede di Aprica, riducendo l’edificato rispetto alla situazione attuale. La zona commerciale coprirà il solo tre per cento dell’area libera, consentendo di preservare il prato verde, che diverrà un parco pubblico di 89 mila metri quadrati e che sarà attrezzato con percorsi, un laghetto, due sottopassi ciclo-pedonali, uno a nord, l’altro più vicino alla via per Grumello, entrambi a cercare di cucire il Parco Ovest 2 al Parco Ovest 1.
Ora partiranno i tre mesi di “percorso partecipativo” per illustrare il piano, che sarà approvato dalla Giunta nel giro di 4-5 mesi, e per migliorare soprattutto le ricadute sul quartiere, che prevede interventi - parco compreso - per quasi 6,8 milioni di euro: potrebbe finalmente essere risolto il grande problema viabilistico del rondò imperfetto, quella storica difficoltà di accesso e uscita dalla circonvallazione nella zona del Villaggio e di Grumello del Piano. Non solo: il Comune prevede di acquistare una piccola area a nord della sede di Aprica lungo via Moroni, in modo da realizzare un vero corridoio ecologico che possa connettere il Parco Ovest alle zone limitrofe a via Finazzi e da qui al Parco della Trucca e ai Colli di Bergamo.