Scritte contro la deputata Guia Termini per la proposta di legge sulla «gravidanza solidale»
La parlamentare bergamasca è la prima firmataria. In città sono apparsi graffiti molto duri e contro di lei
La deputata Bergamasca Guia Termini, eletta col Movimento 5 Stelle e ora nel Gruppo Misto (non senza polemiche), è la prima firmataria di una proposta di legge riguardante la «gravidanza solidale e altruistica». E proprio per questo, come raccontano i colleghi di PrimaTreviglio, Termini è diventata vittima di pesanti insulti, alcuni scritti addirittura sui muri di Bergamo, come mostra la foto in apertura di articolo, all'inizio di via Tasso.
Cos'è la «gravidanza solidale»
Il tema è quanto mai attuale. Da settimane si discute del Ddl Zan, che nasce allo scopo di contrastare le discriminazioni e le violenze per l’orientamento sessuale, il genere, l’identità di genere e le disabilità. All’interno, però, si individua uno dei temi che più spaccano l’opinione pubblica, un problema etico di cui ormai si parla da anni e che è sempre stato associato alla pratica dell’utero in affitto. Guia Termini, però, non lo chiama così e nella proposta di legge di cui è prima firmataria parla di «gravidanza solidale e altruistica», determinata da norme rigide e controlli.
«Dicono quelli che non hanno letto la proposta di legge e non sanno che la gestazione per altri è un percorso seguito nella maggioranza dei casi da coppie eterosessuali o da single – ha scritto la deputata sul suo profilo Facebook –. Ho letto perfino che qualcuno ha paura di non poterlo più chiamare utero in affitto, tranquilli che con la clava in mano potrete continuare a insultare pure dei bambini dicendo che sono frutto di un abominio e nessuno vi farà nulla. Non sapendo argomentare ho sentito una parlamentare di Fratelli d’Italia dire che l’utero in affitto è la pratica a cui le povere donne africane sono obbligate a sottoporsi, le stesse che però per quel partito possono morire in mare insieme ai loro figli. Nessuno mette in dubbio che la donna in certi paesi sia sfruttata e vittima di violenza continua, ma non può essere il motivo per non voler neanche discutere di cosa sia la gestazione per altri , è come se si fosse contro il trapianto di organi per colpa del traffico illegale di organi. Contro l’ignoranza la strada è lunga».
Una gravidanza "controllata"
Nella proposta di legge sono contenute le norme che dovrebbero garantire massima vigilanza sulla pratica della «gravidanza solidale». Tra queste, ad esempio: la donna dovrà essere in età fertile e avere già un figlio vivente (a meno che sia una parente del genitore singolo o della coppia), dovrà avere una condizione economica stabile e ricevere rimborsi per le spese sostenute durante la gravidanza.
La resa dei conti
L’obiettivo della deputata è quello di poter discutere la proposta di legge insieme a quella, sul versante opposto, presentata da Fratelli d’Italia e Forza Italia per chiedere la punibilità del reato riguardante la maternità surrogata. Un’occasione, quindi, per discutere un tema che da anni divide non solo il mondo politico e che, con il Ddl Zan, potrebbe arrivare alla resa dei conti anche nel nostro Paese.