Dolore

L’ultimo dono del piccolo Gioele: i genitori acconsentono all’espianto degli organi

Dopo la morte del piccolo, ricoverato al Papa Giovanni, si aggrava la posizione dell'uomo accusato di essere alla guida del mezzo che lo ha investito

L’ultimo dono del piccolo Gioele: i genitori acconsentono all’espianto degli organi
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Nel momento più tragico della loro esistenza i genitori del piccolo Gioele, il bimbo travolto giovedì scorso a Merate e morto oggi, martedì 11 maggio, in ospedale a Bergamo, hanno compiuto il più generoso dei gesti e hanno acconsentito all’espianto degli organi, come scrive PrimaMerate. Il bimbo di sette anni rivivrà nelle tante persone che grazie a questo grande dono potranno ricominciare a guardare al futuro.

L’ultimo dono del piccolo Gioele: i genitori hanno acconsentito all’espianto degli organi

Un futuro che per Gioiele invece si è spezzato nel tragico istante in cui un’auto l’ha travolto mentre si trovava sul marciapiede di via degli Alpini a Merate. Anche mamma Jenny e la sorella maggiore di 12 anni erano con lui. Anche loro sono state colpite, ma ad avere la peggio è stato il cucciolo di famiglia le cui condizioni erano apparse immediatamente disperate.

I medici non si erano arresi: Gioele era stato caricato sulla eliambulanza e trasportato a Bergamo dove era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Per cinque giorni le comunità di Cernusco Lombardone, dove la famiglia abita, e Merate dove è accaduto l’incidente hanno sperato, hanno pregato che il piccolo potesse riprendersi. Ma il miracolo non è avvenuto e questa mattina il piccolo guerriero ha deposto le armi e come detto mamma Jenny e papà Massimiliano, nel dirgli addio, hanno acconsentito a donare gli organi.

Si aggrava la posizione dell’investitore

Dopo la morte del piccolo si aggrava la posizione dell’uomo accusato di essere alla guida del mezzo che lo ha investito. Il 37enne di origini pakistane residente a Carnate inizialmente aveva raccontato alle forze dell’ordine che a causare l’incidente era stato un pirata della strada che si era dato alla fuga. Ma ai Carabinieri e agli agenti della Polizia Locale di Merate era bastato poco per smontare la sua ricostruzione tanto che l’uomo era stato denunciato a piede libero per lesioni. Accusa che ora potrebbe tramutarsi in quella di omicidio stradale o omicidio colposo.

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