«L'Italia al centro della finanza europea» con Euronext al Data Center di Aruba
Stéphane Boujnah, Ceo di Euronext: «Si tratta di un evento eccezionale, perché il data center rappresenta il cuore di tutta l'attività di trading del nuovo gruppo combinato, che ora comprende sette borse»
Oggi, venerdì 14 maggio, a Ponte San Pietro, incontro tra Stefano Cecconi, amministratore delegato di Aruba, Stéphane Boujnah e Giorgio Modica, rispettivamente Ceo e Cfo di Euronext, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e Matteo Macoli, vicesindaco del Comune di Ponte San Pietro. L’incontro arriva a seguito dell’annuncio di Euronext che trasferirà il principale data center del gruppo a Ponte San Pietro presso il Global Cloud Data Center di Aruba. Per tale ragione Stéphane Boujnah oggi ha fatto tappa al campus Aruba e ha visitato la struttura, guidato dal padrone di casa Stefano Cecconi, che gli ha illustrato parte dei 200mila metri quadri di superficie di cui il data center campus più grande d’Italia si compone.
L’antefatto. Secondo quanto riportato da Euronext, la prima parte della migrazione, soggetta all'approvazione delle autorità e agli aspetti operativi, è fissata per il 2022. Il trasferimento è stato deciso in risposta a molteplici fattori, innanzitutto l'acquisizione di Borsa Italiana, ma anche la dinamica creata dalla Brexit e una forte volontà di collocare il principale data center del gruppo in un Paese in cui Euronext ha attività di ingenti dimensioni. La migrazione è stata pensata in modo che si possa essere pronti per il passaggio dei mercati di Borsa Italiana sulla piattaforma di trading Optiq entro il 2023.
Il commento. Riguardo all’accordo, Stefano Cecconi ha commentato: «La scelta di Euronext di spostare la propria piattaforma dall'attuale Data Center di Londra al nostro di Ponte San Pietro, alle porte di Bergamo, come parte delle azioni legate alla acquisizione di Borsa Italiana, è per noi motivo di orgoglio. Global Cloud Data Center di Aruba ha sicuramente le carte in regola per le esigenze di Euronext, sia per la modularità e resilienza della infrastruttura che, fattore non secondario, perché si tratta di un data center “realmente” green e progettato per ridurre al minimo gli impatti ambientali».
Stéphane Boujnah, Ceo di Euronext ha commentato: «Con il trasferimento del suo data center centrale in Italia, Euronext effettua il suo più importante investimento informatico dalla sua nascita, dopo la creazione di Optiq, la nostra piattaforma di trading. Si tratta di un evento eccezionale, perché il data center rappresenta il cuore di tutta l'attività di trading del nuovo gruppo combinato, che ora comprende sette borse. Siamo molto felici di avere l'opportunità di stabilire questa infrastruttura a Bergamo, perché testimonia la centralità che l'Italia ha in Euronext. Il Data Center avrà anche un ruolo essenziale nel riportare l'Italia al centro della finanza europea».
Matteo Macoli, Vicesindaco di Ponte San Pietro: «Nei 200.000 metri quadri dell’ex cotonificio Legler sta nascendo il Data Center Campus più grande d’Italia: per la comunità di Ponte San Pietro, che proprio quest’anno ha ricevuto il titolo onorifico di Città da parte del Presidente della Repubblica per la sua storia e per l’attuale importanza, l’avvento di Euronext rappresenta un’ulteriore straordinaria notizia che ci inorgoglisce e che conferma nuovamente la lungimiranza di Aruba e della famiglia Cecconi. Il progetto di rilancio e riconversione industriale dell’area Ex Legler prosegue quindi senza sosta e ha una valenza storica per l’intera Provincia di Bergamo: qui, dove per più di un secolo tra fine ‘800 e inizio anni 2000, hanno trovato spazio i telai e i capannoni tessili, ora la transizione digitale è già una realtà e lo sarà sempre di più nei prossimi anni con servizi informatici in continua espansione. La rigenerazione urbanistica “Aruba-Legler”, con un grande cantiere di riqualificazione tuttora in pieno svolgimento dove troverà spazio anche il cuore tecnologico di Euronext, è il risultato della convenzione approvata dall’Amministrazione Comunale di Ponte San Pietro negli scorsi anni: questo percorso, che ha visto affiancati l’azienda privata e l’ente pubblico in una sinergia positiva per la comunità, è la dimostrazione che anche l’Italia può avere tutti gli strumenti per poter guardare con rinnovata speranza al futuro».