Termoformatura: tecnologie, campi d'impiego e dati di mercato
È una lavorazione industriale oggi largamente diffusa per modellare le materie plastiche destinate alla produzione di packaging
La termoformatura è una lavorazione industriale oggi largamente diffusa per modellare le materie plastiche destinate alla produzione di packaging. Questo processo è diventato un punto di riferimento per tutte quelle aziende che hanno bisogno di ottenere risultati ottimali in poco tempo, riuscendo a dare la forma desiderata a qualsiasi foglio di plastica.
Che cos'è la termoformatura delle materie plastiche
La termoformatura è una speciale tecnica di lavorazione che prevede la modellazione di un foglio o di una lastra di plastica a caldo, utilizzando appositi stampi che vengono poi sottoposti a pressione o aspirazione. La caratteristica principale di questo tipo di lavorazione è la possibilità di lavorare fin nel minimo dettaglio il materiale plastico, dandogli la forma e il design desiderati. Sono molti i materiali plastici che vengono sottoposti a questo processo, dal plexiglass al PVC, dal perspex al metacrilato, i quali, grazie all’estrema versatilità delle macchine per la termoformatura, possono essere lavorati soddisfacendo ogni richiesta da parte del cliente.
Per sottoporre un materiale plastico alla termoformatura si parte da un pezzo semilavorato, solitamente in foglio, in lastra o in rotoli, che viene sottoposto al trattamento di calore in un forno o agli infrarossi, così da diventare morbido e poter essere inserito negli stampi dove prenderà la forma desiderata.
Tecnologie e tipologie di stampi che vengono utilizzati
Per sottoporre un materiale plastico alla termoformatura, vengono sfruttate due principali tecnologie, ovvero quella a pressione e quella sottovuoto. Nel primo caso, la plastica viene inserita nello stampo attraverso una pressione esercitata tramite aria compressa a 3 o 5 atmosfere, la quale facilita anche il processo di raffreddamento. Questa tecnica viene usata soprattutto quando si ha bisogno di realizzare oggetti molto dettagliati e con spessori sottili come, per esempio, i bicchieri.
Per quanto riguarda, invece, la termoformatura sottovuoto, il materiale viene fissato a un supporto posizionato sopra lo stampo e riscaldato. Il secondo passaggio, prevede che la lastra venga adagiata sullo stampo attraverso un processo di aspirazione che permette al materiale di assumere la forma desiderata. Come accennato sopra, i tipi di plastiche utilizzate per la termoformatura sono diverse, mentre per quanto riguarda la tipologia di stampi si ricorre, generalmente a quelli in alluminio AISI 316. Si tratta di stampi spesso prodotti da aziende specializzate nelle lavorazioni meccaniche di precisione, come AR Costruzioni Meccaniche, un’officina che da più di 20 anni si occupa della produzione di stampi di alluminio per la termoformatura, con microforature o forme particolarmente complesse
Quali sono i campi d'impiego della termoformatura?
Uno dei principali vantaggi della termoformatura è la sua straordinaria adattabilità e versatilità di lavorazione dei materiali, per cui può essere applicata in tantissimi settori. Tra i settori dove questo tipo di lavorazione trova largo impiego vi è, sicuramente, il comparto alimentare. I packaging dei prodotti alimentari e delle bevande vengono fabbricati proprio con questa tecnica: dalle vaschette monouso fino alle buste, dai vassoi alle confezioni per salumi e formaggi. Qualsiasi prodotto confezionato che troviamo nei supermercati è contenuto, quasi sempre, all’interno di un imballaggio lavorato con la termoformatura.
Altri due settori dove questa tecnica viene largamente utilizzata sono quelli farmaceutico e medicale, per i quali vengono costruite fiale, flaconi, blister, scatole e accessori per le apparecchiature mediche. Tramite termoformatura vengono prodotti anche i rivestimenti interni di bus, autobus, ma anche componenti per roulette e camper, trovando così impiego anche nel settore automotive. Inoltre, chiunque abbia comprato prodotti cosmetici o giocattoli ha avuto a che fare con confezioni personalizzate e dalle forme particolari, ottenute proprio grazie alla termoformatura che, in questo caso, rende possibile anche la produzione di packaging completamente trasparenti così da offrire al consumatore la possibilità di vedere il prodotto prima dell’acquisto. Perfino il settore dell’edilizia si appoggia alla termoformatura, per confezionare arredamento e accessori, ma anche per prodotti elettrici ed elettronici come le lampade sagomate, componenti di elettrodomestici o impianti di climatizzazione e schermi televisivi.
L’enorme versatilità di questo tipo di lavorazione, permette alle aziende di personalizzare i propri articoli o prodotti, scegliendo la forma del confezionamento, eventuale logo e colore, tanto che ormai quasi tutti i settori commerciali sfruttano questa tecnica, dall’idraulica al giardinaggio, dalla cancelleria ai prodotti per stampanti e al ferramenta. Inoltre, molte delle aziende che si occupano di termoformatura, hanno iniziato recentemente a lavorare anche materie riciclabili e bioplastiche, rispettando l’ambiente e gli standard internazionali.
Dati sul settore della termoformatura
La termoformatura discende da una lavorazione già in auge alla fine dell’800 che, nei decenni successivi, è andata sviluppandosi fino a raggiungere la tecnica attuale, basata su un processo produttivo veloce, in grado di assicurare lo stampaggio di un numero di pezzi superiore a qualsiasi altra lavorazione simile. Oggi è una delle tecniche più utilizzate, perché offre diversi vantaggi, sia economici che di forza produttiva. Innanzitutto, con la termoformatura si possono realizzare anche produzioni medio-basse, rendendo possibile una differenziazione dei singoli pezzi.
Inoltre, si possono ottenere spessori molto sottili, impossibile con altre tecniche di stampaggio; i tempi di produzione sono molto contenuti e il costo delle attrezzature (stampi e accessori vari) è più basso rispetto ad altre tecnologie. Per tutti questi motivi, oggi la termoformatura è la tecnica di stampaggio delle materie plastiche più utilizzata in tutto il mondo, tanto che nel 2018 la vendita di impianti di termoformatura ha raggiunto un valore pari a 1,66 miliardi di dollari. Inoltre, nell’ultimo decennio, la termoformatura ha fatto registrare una crescita vertiginosa, di quasi il 5%.
Tra i mercati che più sfruttano questo tipo di lavorazione, l’Asia è al primo posto con un 36% di quota di mercato, davanti al Nord America e all’Europa Occidentale e in queste tre aree si concentra circa l’80% delle vendite di impianti per la termoformatura. Secondo una ricerca di Industry Research effettuata, invece, nei primi mesi del 2021, il mercato globale di impianti e macchinari per la termoformatura nel 2020 è stato valutato quasi 650 milioni di dollari, con una previsione di crescita del 2,9% tra il 2020 e il 2027.