Guardia di Finanza, un anno di attività a Bergamo: 3.989 interventi e 309 indagini
Scoperte 74 società fantasma usate per evadere l’Iva, beni sequestrati per circa 30,2 milioni di euro. Supera i 4 milioni il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’autorità giudiziaria per il sequestro in applicazione della normativa antimafia

Nel 2020 la Guardia di Finanza di Bergamo ha eseguito 3.989 interventi ispettivi e svolto 309 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata, facendo luce su evasioni fiscali, frodi, usure e altri reati finanziari.
Il bilancio dell’attività svolta lo scorso anno è stato reso noto a margine delle celebrazioni per il 247esimo anniversario di fondazione del Comando provinciale di Bergamo, festeggiato mercoledì 23 giugno con una cerimonia nella caserma di via dello Statuto alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto Enrico Ricci, il comandante provinciale Marco Filipponi e il capo di Stato Maggiore dell’Accademia Alfonso Ghiraldini.
Lotta all’evasone e alle frodi fiscali
Nel 2020 sono stati scoperti dalle Fiamme Gialle bergamasche 35 evasori totali, ossia attività o di lavoratori autonomi completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, e 623 lavoratori in nero. Sono state eseguite anche 208 indagini di polizia giudiziaria che hanno portato alla denuncia di 310 persone, di cui 9 arrestate, per aver commesso 194 reati fiscali, principalmente utilizzo di fatture false, occultamento delle scritture contabili, omessa dichiarazione e indebita compensazione d’imposta.
Sono poi emersi 74 casi di società cartiere o fantasma utilizzate per evadere l’Iva. Il valore dei beni sequestrati per i reati in materia di imposte dirette e d’Iva è circa 30,2 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio dell’autorità giudiziaria superano i 54,2 milioni.
Contrabbando
Nel complesso sono stati effettuati 37 interventi di contrasto, durante i quali sono stati sequestrati, tra l’altro, 423 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri.
Illeciti nella spesa pubblica
Le frodi scoperte a danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 2.955.239 euro: undici le persone denunciate, per una proposta di sequestro di 2.627.539 euro. In materia di spesa previdenziale e assistenziale sono stati eseguiti 138 interventi grazie ai quali sono state segnalate 70 persone per l’indebita corresponsione o richiesta di prestazioni non spettanti per un totale di 717.919 euro.
Per quel che riguarda la spesa sanitaria sono state scoperte 3 frodi, pari a oltre 2,2 milioni di euro. L’ammontare del danno erariale è stato invece di circa 947 mila euro. Sul fronte “reddito di cittadinanza” la Guardia di Finanza ha intercettato 467.203 euro percepiti da cittadini che non ne avevano diritto, oltre al 218.467 euro di contributi richiesti che non erano ancora stati riscossi. Nel complesso sono state denunciati 66 individui.
Contrasto alla criminalità organizzata
Sono stati sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro in seguito a nove interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio: 32 sono le persone denunciate. Il valore del riciclaggio accertato si aggira sui 25 milioni di euro. A 186.281 euro ammontano, invece, i sequestri operati nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di usura. Nel campo dei reati fallimentari sono stati sequestrati beni per circa 2,2 milioni, su un totale di patrimoni risultati distratti di 33.483.373 euro, e denunciate 31 persone.
Per quel che riguarda la circolazione transfrontaliera di valuta da parte di viaggiatori in transito all’aeroporto di Orio al Serio sono state riscontrate 282 violazioni, per un totale di movimentazioni illecite di oltre 3,3 milioni di euro.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 27 cittadini e sequestrati 280 mila euro. Ammonta, invece, a 4.351.610 euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’autorità giudiziaria per il sequestro. Una cifra che comprende anche proposte di sequestri di prevenzione per 2,2 milioni in seguito di accertamenti svolti per soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita si ritiene che vivano abitualmente con proventi derivanti da attività illecite. Sono stati eseguiti, inoltre, 1.825 accertamenti a seguito di richieste arrivate dai Prefetti, riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.