il consiglio delle polemiche

Bergamo, allarme sicurezza. La Lega attacca il Comune: «Vergognosa chiusura al dialogo»

La totale mancanza di dialogo della maggioranza impedirebbe la partecipazione attiva delle minoranze. I consiglieri leghisti: «Bergamo non è il Bronx, ma potrebbe diventarlo»

Bergamo, allarme sicurezza. La Lega attacca il Comune: «Vergognosa chiusura al dialogo»
Pubblicato:
Aggiornato:

«Bergamo non è il Bronx ma lo potrebbe diventare in fretta in certi quartieri, e non perché lo dice la Lega. La realtà è più forte delle opinioni e dei cliché politici sinistrorsi». Per i consiglieri comunali del Carroccio a Bergamo un “problema sicurezza” esiste e fingere di non vedere il degrado di determinate aree non aiuta a risolverlo.

Continuano a tenere banco le polemiche scoppiate durante il consiglio comunale straordinario convocato lunedì scorso (28 giugno), con i consiglieri leghisti che denunciano la totale mancanza di dialogo della maggioranza, che ha bocciato i 15 ordini del giorno presentati dalla Lega nel corso della seduta.

«La dittatura ideologica che impone a prescindere di non condividere le posizioni della Lega è inaccettabile – sottolineano -. Impedisce non solo un sereno dibattito politico democratico, ma blocca ogni forma di partecipazione attiva delle minoranze. La maggioranza non ha neppure pensato di valutare i contenuti di proposte concrete e realizzabili, costruite su segnalazioni di cittadini e commercianti che vivono la città».

Una chiusura ideologica che avrebbe spinto Palazzo Frizzoni a bocciare il ripristino del monte ore dei controlli di polizia, la creazione di un presidio fisso davanti alla stazione, il Daspo urbano e il divieto di consumare alcolici nelle vicinanze della stazione, la proposta di fornire dotazioni di difesa agli agenti di polizia locale e quella di istituire un gruppo di lavoro consiliare per affrontare il tema delle bande giovanili per costruire insieme interventi mirati. In buona sostanza la maggioranza avrebbe respinto una politica urbanistica che eviti di costruire luoghi in cui si concentrino situazioni di degrado, interpretate più come delle fatalità da accettare.

«Soprattutto, ma questo ce lo aspettavamo perché è politicamente corretto, no a una chiara posizione di indisponibilità ad accogliere in città nuovi migranti in redistribuzione – aggiunge il gruppo della Lega -. Gli interventi della maggioranza tentano maldestramente di sviare dal tema parlando d’altro: di traffico, di verde e addirittura di fisco, come se questo avesse a che fare con la sicurezza urbana. Per i nostri colleghi di sinistra, affetti da “cecità da ideologia perniciosa”, la città è sicura al di là del “becero allarmismo della Lega”».

Il Carroccio non ha poi tollerato l’intervento della consigliera della Lista Gori Denise Nespoli, che in aula ha detto di aver «visto il dolore negli occhi degli spacciatori».

«Si arriva a dichiarazioni farneticanti, a veri e propri insulti, ad affermazioni eticamente inaccettabili – concludono i consiglieri d’opposizione -. Mentre il sindaco parla di preoccupazione per il diffondersi della droga e dell’alcolismo, i suoi consiglieri parlano invece di spacciatori con gli occhi tristi che non possono fare altro che delinquere e vendere morte per sopravvivere. Ecco la lotta alla droga e l’apoteosi dell’accoglienza secondo il buonismo più inqualificabile».

Seguici sui nostri canali