Musso è solo l'ultimo: in tre anni l'Atalanta ha speso oltre 150 milioni di euro
Si parla tanto delle cessioni a peso d'oro, eppure la società orobica non s'è certo tirata indietro quando ha dovuto (e voluto) aprire le casse
di Fabio Gennari
Uno dei "must" dell'Atalanta di Gasperini, mercato alla mano, è la capacità di trovare profili di grande interesse a pochi spiccioli e poi rivenderli a cifre da capogiro. Negli ultimi tre anni, tuttavia, il mercato in entrata della società orobica ha nettamente svoltato e, considerando solo i giocatori più importanti o comunque quelli con il cartellino più costoso, la società orobica ha investito più di 150 milioni di euro per acquistare nuovi giocatori. Con formule diverse, pagamenti rateizzati e un approccio molto diverso in Italia rispetto all'estero, restano sempre 150 milioni di euro spesi in tre stagioni per gli acquisti. Con il mercato attuale che non è ancora iniziato.
Da Zapata (26 milioni complessivi) in poi, le stagioni che si sono poi chiuse con le tre qualificazioni consecutive alla Champions League raccontano di una serie di acquisti molto importanti per le casse nerazzurre. Musso (20 milioni), Muriel (18), Malinovskyi (14), Miranchuk (14,5), Romero (20), Lammers (9), Maehle (15 compresi i bonus) e Pasalic (15) sono giocatori che hanno dato (quasi tutti) un grande contributo alla causa. Ben nove ragazzi (compreso Musso) che sono costati una cifra molto importante.
Di sicuro, il fatto che a fronte di questi arrivi ci siano state cessioni come quelle di Kulusevski (44 milioni), Diallo (40 milioni), Barrow (15), Castagne (25), più l'incasso di tutti i premi di partecipazione e i diritti televisivi, ha aiutato non poco anche a spendere e il bilancio non a caso è in positivo, ma resta comunque una capacità, una volontà e una continuità di investimento che, in questi termini, non era nemmeno lontanamente immaginabile qui a Bergamo. Senza mai indebolire la squadra e continuando a mantenersi su livelli importanti.
Il mercato della squadra orobica, almeno fino a quando ci sarà questa continuità in Europa, sarà sempre più orientato verso quegli elementi che possono davvero fare la differenza, seppur a prezzi più che ragionevoli. Il bello è che oggi è solo l'1 luglio, il mercato è partito ufficialmente da poche ore e quindi le possibilità per la squadra orobica di fare ancora di più sono tutte sul tavolo. Pian piano, dove servirà, la società interverrà.