Castelli della Bassa aperti anche il 1° agosto (l’ultima volta senza green pass)
Su piste ciclabili o lungo i parchi di Serio, Adda e Oglio, ci sono tutti i requisiti per una bella gita fuori porta
Non si ferma la coalizione tra luoghi fortificati della Bassa, per spingere i visitatori a cingerli d’assedio. Anche ad agosto, infatti, tornano le “Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali” di “Pianura da scoprire”, per un turismo di prossimità e nella natura. L’appuntamento utile è domenica 1.
Una serie di manieri e borghi cinti da mura sparsi nelle province di Bergamo, Milano e Cremona saranno aperti al pubblico con visite guidate per trascorrere una giornata lontana dai centri urbani, a due passi dalle città lombarde, eppure in luoghi affascinanti e ricchi di storia, spesso immersi nel verde e nella natura. Attraverso piste ciclabili o lungo i parchi dei fiumi Serio, Adda e Oglio, ci sono tutti i requisiti per una piacevole gita fuori porta, con l’aggiunta di eventi come degustazione di vini e prodotti tipici, mercatini di collezionismo e antiquariato, feste popolari con musica e animazione.
Non essendo l’1 agosto ancora in vigore il green pass, il nuovo certificato non sarà necessario, ma verranno applicate tutte le opportune precauzioni, alla pari delle giornate precedenti: ci sarà l’obbligo di prenotazione, sia per organizzare al meglio i gruppi per le visite guidate (numero contingentato) sia evitare assembramenti. Nei luoghi chiusi si manterrà l’obbligo di indossare la mascherina e in generale di mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Tutti i dettagli sulle località aperte, con orari, percorsi di visita, costi e prenotazioni le trovate sul sito sempre aggiornato www.pianuradascoprire.it e sulla pagina Facebook. La segreteria organizzativa è inoltre disponibile per tutte le informazioni necessarie, chiamando al numero 0363.301452 o scrivendo all’indirizzo mail info@pianuradascoprire.it.
L’elenco dei luoghi aperti parte da Malpaga, castello di forma quadrata protetto da due cerchia di mura e da due fossati. Entro il primo fossato, ormai scomparso, c’erano le scuderie e gli alloggiamenti dei soldati; il secondo, invece, cinge tuttora il castello vero e proprio. Gli affreschi del salone al piano terra sono stati presumibilmente realizzati nei primi decenni del cinquecento per rievocare la visita del Re Cristiano di Danimarca a Colleoni avvenuta nel 1474.
Sorprendente il borgo medievale di Martinengo, ricco di storia e di arte: vestigia medievali e archeologia industriale, antichi conventi affrescati, chiese monumentali e di campagna. Non ha bisogno di molte presentazioni invece il castello di Pagazzano: il nucleo originario della costruzione fortificata era già noto nel basso medioevo, ma la costruzione del maniero nella forma e nei particolari giunti fino a noi è stata realizzata tra il 1450 e il 1475. Nel 1272 apparteneva alla famiglia Torriani; successivamente passò in mano ai Visconti che pare lo collegarono al castello di Brignano tramite un passaggio segreto sotterraneo.
La presenza della Rocca a Romano è documentata a partire dal secolo XIII: sede dei diversi feudatari, vicari, ducali e podestà veneziani che si sono succeduti nel governo del borgo, venne utilizzata anche come magazzino per le scorte alimentari e per le munizioni. Il castello di Solza diede invece i natali al Colleoni. Ha una struttura quadrilatera, resti di una torre, di camminamenti e di una cinta muraria. La sommità della cinta difensiva presenta ancora alcune parti della corona merlata in mattoni. Questa vede l’alternarsi di elementi dotati di una piccola feritoia svasata; proprio da qui partivano le frecce delle balestre scagliate da valorosi arcieri.
Chiudono la domenica di visite il Museo Storico Verticale e l’AgriMuseo Orizzontale di Treviglio, il castello di Trezzo sull’Adda, il castello di Pandino.