A Bergamo in una settimana +78% di contagi. Ma i vaccini sono efficaci contro le varianti
Tra i lombardi che hanno completato il ciclo vaccinale solo l'8 per cento è stato contagiato dalla variante Delta
L’Italia è entrata nella quarta ondata di Covid: secondo l’ultimo monitoraggio eseguito dalla Fondazione Gimbe, relativo al periodo dal 21 al 27 luglio, i nuovi casi sono aumentati del 64,8 per cento.
Una crescita percentuale che, se riferita alla Bergamasca, è anche maggiore: secondo il setting reso noto mercoledì (28 luglio) dall’Ats, i nuovi casi, nel complesso 200, sono cresciuti rispetto alla settimana precedente del 78 per cento.
Ma nonostante la curva epidemiologica abbia ripreso a crescere con rinnovato vigore, spinta dalla diffusione della variante Delta ormai prevalente, l’aumento delle positività non sta incidendo sulle ospedalizzazioni.
Merito dei vaccini, con buona pace dei no-vax. Come spiegato dal coordinatore della campagna vaccinale lombarda Guido Bertolaso, il 62 per cento dei cittadini contagiati dalla variante Delta non era stato vaccinato, mentre il 29 per cento aveva ricevuto una sola dose. Solo l’8 per cento di chi ha completato il ciclo vaccinale è risultato positivo e «di questi nessuno ha perso la vita, nessuno è stato ricoverato in terapia intensiva e solo 1 su 10 è stato ricoverato in ospedale; nel complesso si tratta di 9 pazienti».
L’epidemia nella Bergamasca
In provincia di Bergamo la diffusione del Covid è tornata sui livelli della seconda settimana di giugno. La media giornaliera dei casi incidenti è passata da 16 a 29 positivi al giorno, così come è cresciuto anche il valore dell’incidenza a livello provinciale, passata da 10 agli attuali 18 nuovi casi ogni 100 mila abitanti.
Nessun ambito territoriale risulta essere Covid-free ed è calato il numero dei Comuni dove non è stato accertato alcun caso incidente: nel complesso questi sono scesi da 188 agli attuali 155, ossia il 74 per cento delle Amministrazioni bergamasche.
L’impatto sugli ospedali
Come detto, merito del mancato aumento della pressione dei malati sugli ospedali lombardi va agli oltre 12 milioni di vaccini somministrati su scala regionale. Ad oggi in area medica risulta occupato il 3 per cento del totale dei posti letto a disposizione, mentre il 2 per cento di quelli nelle terapie intensive.
Nel complesso, in Lombardia, venerdì 23 luglio i pazienti in terapia intensiva erano 27 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 142. In una settimana, i malati Covid nei reparti di area critica sono scesi a 25, due in meno, mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari nel complesso sono 206, ossia 64 in più.