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Dal 21 al 27 luglio 200 contagi in Bergamasca, calano i paesi "Covid free". I dati Comune per Comune

La media dei casi sale da 16 a 29 positivi al giorno, l’incidenza provinciale passa da 10 a 18 positività ogni 100 mila bergamaschi

Dal 21 al 27 luglio 200 contagi in Bergamasca, calano i paesi "Covid free". I dati Comune per Comune
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Come era logico prevedere, alla luce dei dati giornalieri e della crescita della curva epidemiologica su tutto il territorio nazionale, per la terza settimana di fila aumentano i contagi anche in provincia di Bergamo. In particolare, l’Ats dal 21 al 27 luglio ha conteggiato 200 positività, ossia 88 in più rispetto al setting della scorsa settimana, pari a una crescita sul totale dei casi del 78 per cento (simile all’incremento registrato mercoledì scorso, del 75 per cento).

La rinnovata circolazione del virus ha fatto crescere anche la media giornaliera dei casi incidenti, passata da 16 a 29 positivi al giorno, così come è cresciuto anche il valore dell’incidenza a livello provinciale, passata da 10 agli attuali 18 nuovi casi ogni 100 mila abitanti. Di fatto i valori della curva epidemica sono tornati sui livelli della seconda settimana di giugno.

«Dopo diverse settimane di calo i dati confermano una chiara crescita, sia pur ancora su livelli assoluti moderati, del tasso d’incidenza», sottolinea l’Agenzia di tutela della salute, confermando che il numero di Comuni con zero casi incidenti è sceso da 188 a 155. Inoltre, nessun ambito territoriale risulta essere Covid-free.

Anche la percentuale di variante Delta sequenziata nei tamponi positivi è cresciuta nell’ultima settimana, essendo stata tracciata nel 50 per cento delle genotipizzazioni (il setting precedente faceva riferimento a una percentuale del 30 per cento).

Di conseguenza, le autorità sanitarie invitano a rispettare le norme igienico sanitarie ormai note (uso delle mascherine e rispetto delle distanze) e, soprattutto, a completare il ciclo vaccinale. Fortunatamente la copertura raggiunta nella Bergamasca si attesta su livelli elevati.

Secondo i dati aggiornati al 25 luglio, il 71 per cento della popolazione target ha ricevuto almeno la prima dose di vaccino, mentre il 53,8 per cento ha completato il ciclo con il richiamo. «Tuttavia – conclude l’Ats -, lo sforzo prodotto non è sufficiente per garantire una situazione scevra da rischi di un nuovo innalzamento della curva».

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