Nutrie, la Regione approva un piano per il contenimento. Ma Coldiretti chiede di più
L'associazione lancia la proposta di un tavolo tra gli assessorati regionali all’Ambiente, al Welfare e all’Agricoltura e i rappresentanti del mondo agricolo
Danneggiano i raccolti, intasano i canali d’irrigazione, scavano profonde buche e tunnel che minano la tenuta nel terreno e hanno un impatto negativo sulle altre specie animali, potendo trasmettere malattie come la leptospirosi. In Lombardia il proliferare delle nutrie sta diventano un problema serio, per questa ragione la giunta regionale, su proposta dell’assessore Fabio Rolfi, ha approvato un Piano triennale (2021-2023) per l’eradicazione, il controllo e il contenimento di questi roditori.
«Poiché si tratta di un’emergenza – commenta Coldiretti Bergamo - serve un tavolo tra gli assessorati regionali all’Ambiente, al Welfare e all’Agricoltura e i rappresentanti del mondo agricolo per una gestione coordinata e sistemica di un problema che diventa di giorno in giorno più grave, tanto da essere fuori controllo».
Le nutrie sono così numerose che ormai si possono trovare alle porte dei centri abitati. Animali che rappresentano anche un pericolo per la circolazione stradale e che sono state inserite tra le 100 specie aliene più dannose del mondo.
«Finora Regione Lombardia ha compiuto sforzi importanti per arginare il problema – osserva Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo – e l’approvazione del nuovo documento conferma quest’attenzione, ma servono ulteriori risorse da mettere in campo anche a livello nazionale. È necessario anche modificare la legge regionale sul contenimento e l’eradicazione delle nutrie, in un’ottica di maggiore flessibilità amministrativa e operativa».
«Gli agricoltori si impegnano costantemente per creare un’agricoltura sempre più sostenibile e attenta al benessere – conclude il presidente Brivio –. È però demoralizzante vedere che tutto viene vanificato per opera di animali selvatici. Tutti gli sforzi messi in campo saranno inutili se non riusciremo a proteggerci dalle loro incursioni fuori controllo, che sono un vero flagello».