Corteo a San Giovanni Bianco, aumentano le multe a sindaci e cittadini. Salvini: «Chiederò di toglierle»
Anche il leader della Lega si unisce al coro di politici e promette di intervenire personalmente, chiedendo l'intervento di prefetto e ministro
«Solidarietà ai 31 sindaci bergamaschi multati per una manifestazione regolarmente autorizzata in Val Brembana lo scorso 7 agosto. Dove non arrivano le leggi deve arrivare il buon senso, chiederò personalmente l’intervento di prefetto e ministro per togliere queste sanzioni».
Anche il leader della Lega Matteo Salvini si unisce al coro dei politici (i parlamentari Daniele Belotti, Stefano Benigni e Alessandro Sorte e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori) che chiedono l’annullamento delle multe ai primi cittadini che hanno manifestato per denunciare l’impoverimento dei servizi dell’ospedale di San Giovanni Bianco.
Nel frattempo però la conta dei verbali notificati dalla Digos a sindaci e cittadini avrebbe raggiunto quota 35 sanzioni, che oscillano dai mille ai quattromila euro. La ragione? L’aver bloccato temporaneamente (per circa un’ora e un quarto) con un corteo la circolazione lungo la strada statale 470.
Tra l’altro, secondo una ricostruzione pubblicata da CorriereBergamo, pare che dell’ipotesi di reato del “blocco stradale” i sindaci siano stati informati nella mattina del 7 agosto. E apre anche che ci sia stato, durante il corteo ma in un altro momento, un piccolo battibecco tra un funzionario della Digos e il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi.
«La manifestazione è stata assolutamente pacifica caratterizzata dalla presenza di numerose famiglie con un clima sereno e pacato e su questo non voglio sentire ricostruzioni fantasiose – taglia corto con un messaggio pubblicato su Facebook il sindaco di Lenna Jonathan Lobati, anche lui tra i multati -. Ringrazio la solidarietà che ci è stata manifestata trasversalmente da tutti i cittadini della valle e da tutte le forze politiche. Quello che eravamo lì a fare e l'importanza non solo simbolica della nostra presenza lo spiegheremo bene al prefetto e, se non basterà, al giudice ordinario. Ieri nell'attesa, abbiamo formalizzato l'istanza di accesso agli atti e chiederemo di circostanziare la presenza di ognuno di noi e il proprio ruolo».