Omicidio Ziliani, a "Chi l'ha visto?" il triangolo tra Mirto Milani e le due figlie della vittima
Il programma ha riportato anche il racconto di Lucia Zani, la terza figlia, che ha rivelato «litigi, parolacce e insulti»
In casa Ziliani volavano «insulti, parolacce e sberle. C’erano liti, litigavano per i soldi». A riferirlo è stata Lucia Zani, terza figlia di Laura Ziliani, la vigilessa cinquantacinquenne scomparsa a maggio e trovata morta ad agosto a Temù. Lucia è l’unica figlia della vittima non indagata. Le altre due, Paola e Silvia Zani, insieme a Mirto Milani (residente in Bergamasca), sono stati arrestati venerdì scorso (24 settembre) e si trovano in carcere.
Come raccontano i colleghi di PrimaLecco, Lucia Zani è intervenuta ai microfoni della trasmissione televisiva Chi l’ha visto?. Al centro della puntata, andata in onda ieri sera (mercoledì 29 settembre), c’era proprio il giallo di Temù e la testimonianza della terza figlia ha aperto un ulteriore spaccato su una vicenda che assume contorni sempre più inquietanti.
La trasmissione condotta da Federica Sciarelli si è anche concentrata sulla figura di Mirto Milani, il fidanzato della sorella maggiore, che aveva conosciuto durante una vacanza studio all'estero. Il giovane, però, pare avesse una relazione clandestina anche con la sorella più piccola.
Il triangolo amoroso è emerso nel momento in cui i tre indagati hanno consegnato i propri telefoni cellulari agli investigatori, che sarebbero stati ripuliti forse per nascondere la relazione segreta, oppure per altre ragioni legate al delitto della vigilessa.
Al momento, sia Milani sia le sorelle Zani si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande poste dai magistrati nel corso dell’interrogatorio di garanzia. L’accusa nei loro confronti è di omicidio volontario aggravato e di occultamento di cadavere. Secondo il quadro accusatorio Laura Ziliani sarebbe stata prima narcotizzata con un potente sonnifero, ansiolitico e antidepressivo, il Bromazepan. Dopo averla stordita, i tre l’avrebbero soffocata.