Bene in Champions, poi male in campionato (vedi Salernitana e Milan): bisogna cambiare
I bergamaschi, dopo gare molto importanti in campo europeo, faticano parecchio a ripetersi subito nei confini nazionali

di Fabio Gennari
C'è una costante che caratterizza questo avvio di stagione dell'Atalanta: dopo le gare di Champions, la prestazione in campionato è lontana parente di quelle dei giorni migliori. Era già successo in occasione del 2-2 con il Villarreal e si è ripetuto anche pochi giorni dopo la vittoria per 1-0 ottenuta contro gli svizzero dello Young Boys. Analogie soprattutto legate al rendimento e alla prestazione psicofisica di giocatori che pochi giorni prima erano stati assoluti protagonisti nella massima manifestazione continentale.
Dopo la grande prova di carattere sul campo degli spagnoli che hanno vinto la passata edizione dell'Europa League con il 2-2 in rimonta, la squadra di Gasperini a Salerno è stata salvata dalla parata di Musso, dal palo di Obi e dal gol di Zapata. Al termine della partita, tutti i giudizi andavano nella stessa direzione: non è stata la solita Atalanta, ma le grandi squadre vincono anche in questo modo le partite decisive. Nella sfida dell'Arechi tanti elementi erano parsi davvero stanchi e avevano offerto una prova molto negativa.
Mercoledì scorso, la squadra bergamasca ha vinto con pieno merito la gara con lo Young Boys e si è portata al comando del gruppo Champions con 4 punti, davanti agli stessi svizzeri e allo United fermi a quota 3 (ultimo il Villarreal a 1). Domenica sera, a Bergamo, è poi arrivato il Milan: gli errori che hanno favorito il momentaneo 2-0 rossonero sono stati fin troppo evidenti e la prestazione generale non ha convinto nonostante occasioni da rete importanti e un portiere come quello del Milan che nel primo tempo ha compiuto due grandi parate su Zappacosta e Zapata.
A dire il vero, la tendenza che coinvolge l'Atalanta è comune a tutte le squadre italiane che giocano in Champions League. La Juventus ha 11 punti e sta comandando il girone europeo con 6 punti, il Milan ha perso due gare su due con Liverpool e Atletico Madrid ma in campionato è seconda e l'Inter ha un cammino simile con appena 1 punto in due gare conquistato in Champions League.