Protesta formale

Ponte chiuso a Fiorano al Serio: i sindaci della Val Gandino, stufi, scrivono all’Anas

I primi cittadini di Gandino, Leffe, Casnigo, Peia e Cazzano: «Nella fase di cruciale di ripartenza dopo la pandemia non possiamo permetterci ulteriori freni»

Ponte chiuso a Fiorano al Serio: i sindaci della Val Gandino, stufi, scrivono all’Anas
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di Giambattista Gherardi

Sono passati ormai tre mesi dallo scorso 14 luglio (data dell’ordinanza di chiusura) e probabilmente ne passeranno molti di più prima di poter vedere ripristinato il transito. Il ponte che in territorio di Fiorano al Serio supera la sottostante statale 671 della Val Seriana (collegandosi all’antico ponte sul Serio) continua a essere chiuso al traffico veicolare e pedonale, con conseguenze non certo piacevoli per gli automobilisti che dagli abitati di Gazzaniga e Fiorano devono salire verso la Val Gandino.

Nelle ultime settimane, il sindaco di Fiorano, Andrea Bolandrina, ha ricordato come tutto sia ora nelle mani dell’Anas, che dovrebbe inserire (il condizionale è tuttora d’obbligo) l’opera nei piani 2022. «Anzitutto – ha spiegato Bolandrina - è utile sottolineare come il cavalcavia è da tempo tenuto sotto osservazione, con il coinvolgimento di esperti, e oggetto di ripetuti confronti con Provincia di Bergamo, ma fino al nuovo evento non sono mai state rilevate dai tecnici condizioni di gravità tali da renderne necessaria la chiusura al traffico veicolare. Per questo, fino al 14 luglio, è stato possibile percorrerlo». L’evento del 14 luglio è quello citato nell’ordinanza di chiusura: «Un mezzo pesante danneggiava la parte inferiore del ponte passando nella sottostante Statale 671 con direzione Bergamo-Clusone».

Ora, a farsi promotori di una formale protesta per una situazione che rischia di protrarsi ancora per mesi, sono i sindaci della Val Gandino (Elio Castelli di Gandino, Marco Gallizioli di Leffe, Silvia Bosio di Peia, Enzo Poli di Casnigo e Sergio Spampatti di Cazzano S. Andrea), che hanno inviato una lettere alle direzioni di Milano e Roma dell’Anas e, per conoscenza, al Comune di Fiorano al Serio e alla Provincia di Bergamo.

«La chiusura del ponte – scrivono i sindaci - provoca forti disagi alla popolazione residente (oltre 16.000 abitanti) e a quanti devono raggiungere per attività e servizi il territorio del nostro Distretto. Non vogliamo entrare nel merito delle questioni tecniche che è necessario affrontare rispetto alla stabilità del manufatto, né alle competenze Vostre e degli enti territoriali che ci leggono in copia. Ci preme però porre nella massima evidenza le pesanti ripercussioni che la chiusura del ponte di Fiorano provoca ai territori da noi amministrati».

«Va infatti rilevato - continuano i primi cittadini - come si tratti di fatto di un passaggio obbligato per chi dalla Val Gandino deve raggiungere gli abitati di Fiorano al Serio e Gazzaniga, con l’unica alternativa di un percorso che prevede di risalire lungo la statale 671 verso Vertova e da qui immettersi sulla vecchia provinciale in direzione contraria. E lo stesso dicasi per il percorso inverso, cioè da Gazzaniga e Fiorano verso la Val Gandino. Una situazione che finisce per gravare ulteriormente sulla statale 671 (negli orari di punta e nei fine settimana già gravata da un traffico veicolare a voi certamente noto) e che obbliga a dispersione di tempo e risorse migliaia di persone. E’ appena il caso di ricordare che dai nostri comuni si scende verso Fiorano al Serio e, soprattutto, Gazzaniga per raggiungere servizi di prima necessità come l’Ospedale Briolini, con relativi nuovo Centro Unico Prenotazioni e Centro Prelievi, o l’Istituto Superiore Valle Seriana, dove studiano oltre 1500 studenti, provenienti in massima parte dai nostri Comuni e dalla Media Valle Seriana. Si consideri dunque che a questi giri tortuosi sono quindi obbligati anche i mezzi pubblici della SAB, unico collegamento di trasporto pubblico verso la Val Gandino. Si aggiunga inoltre l’alta densità di industrie presenti nella nostra Valle, con realtà artigianali che vengono pesantemente limitate nei trasferimenti di medio raggio da cui sono connotante le rispettive attività».

«Siamo veramente preoccupati - concludono i sindaci - e con noi lo sono cittadini, lavoratori, studenti e turisti. Vi invitiamo a mettere in campo da subito ogni e qualsiasi strumento utile a risolvere il problema, rendendo i tempi tecnici necessari il più stringenti possibile. Nella fase di cruciale di ripartenza dopo la pandemia da Covid 19 non possiamo permetterci ulteriori freni agli sforzi delle nostre comunità».

In chiusura, i primi cittadini chiedono infine di essere informati tempestivamente «riguardo lo stato attuale della situazione e, soprattutto rispetto alle determinazioni assunte e ai tempi a oggi preventivabili per la riapertura al transito del ponte di Fiorano al Serio».

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