Centrodestra sfilacciato e coi nervi tesi: fra Invernizzi e Sorte volano gli stracci
Brucia la sconfitta di Caravaggio. Il leghista: «Il deputato non ha sostenuto Prevedini». La replica: «Hanno scaricato loro Mangoni»
di Wainer Preda
È un centrodestra poco tonico e a corto d’idee, quello che esce dalle urne delle ultime amministrative. Con i problemi evidenziati a livello nazionale che si specchiano sul locale. Qualche luce e molte ombre in Bergamasca. Frizioni. Pochi candidati davvero di nota. Spinta propulsiva praticamente azzerata. Tanto che spesso si è preferito puntare “sull’usato sicuro” (Imeri a Treviglio, Zirafa e Macoli a Ponte San Pietro, Orrù a Vilminore e Migliorati a Castione) invece che dar spazio a forze più fresche che al momento non si vedono.
«La Lega riconferma tutti i sindaci uscenti e ne guadagna uno» spiega il commissario provinciale Cristian Invernizzi. Certo, la vittoria al primo turno a Treviglio è notevole. Il Carroccio stravince, Fratelli d’Italia coglie un’ottima affermazione, Forza Italia piazza un assessore (Bornaghi). Ma nella vicina Caravaggio il centrodestra combina un patatrac colossale.
La Lega prima sceglie Mangoni. Poi lo rinnega e candida Prevedini. Finisce che i voti di Mangoni vanno a Bolandrini del Pd, che diventa sindaco. «Per Caravaggio resta il rammarico - dice il commissario di Forza Italia Alessandra Gallone -. Il centrodestra unito ha comunque recuperato terreno al secondo turno. Ma non c’è stato il tempo materiale per far conoscere a tutti gli elettori le intenzioni di chi ha traghettato voti dal centrodestra a sostegno di candidati della sinistra e del Pd. Peccato perché per una volta avrebbe potuto prevalere la coerenza sulle ritorsioni e le ripicche».
«Caravaggio è una nota negativa - ammette Invernizzi -. Ciononostante abbiamo costretto la sinistra al ballottaggio. Ma vorrei segnalare la completa mancanza di appoggio del deputato di collegio, Alessandro Sorte, eletto con il centrodestra. Servirà sicuramente un chiarimento. E anche quella del deputato Stefano Benigni che a Ponte San Pietro ha ufficialmente appoggiato un candidato alternativo a quello ufficialmente sostenuto dal centrodestra».
A stretto giro la risposta di Sorte: «Faccio notare che alla conferenza stampa di presentazione di Mangoni, organizzata dalla Lega, io c’ero e l’ho sostenuto con chiarezza e convinzione. Poi la Lega, dopo mesi in cui ha raccontato che era il miglior candidato possibile, lo ha scaricato per Prevedini. Ora chi è coerente, io o loro?».
La sensazione è che per trovare la quadra il centrodestra debba ancora lavorare, e molto. La coesione al momento sembra fallace. Esattamente come a livello nazionale, dove manca un vero federatore e in molti rimpiangono Berlusconi.