Torna Demiral, Toloi invece è ancora fuori: le ultime di formazione in vista della Lazio
Con il recupero del turco, in difesa c'è un pizzico di preoccupazione in meno, anche se Toloi, Palomino e Djimsiti sono assenze pesanti
di Fabio Gennari
Nella lista dei 19 convocati di Gian Piero Gasperini per la gara contro la Lazio c'è anche Merih Demiral. Il centrale turco ex Juventus era uscito nell'intervallo di Manchester (20 ottobre) per un'elongazione del flessore della coscia destra e dopo aver saltato le sfide con Udinese e Sampdoria il tecnico della Dea potrà contare nuovamente su di lui, a cui probabilmente toccherà la marcatura di bomber Ciro Immobile: sarà uno dei duelli chiave della partita.
Con Musso confermato tra i pali e Toloi ancora fuori dai disponibili (difficile che torni per il Manchester e a questo punto, se non dovesse farcela, perché rischiare per Cagliari?), le altre assenze in difesa di Palomino (squalificato, ci sarà in Champions) e Djimsiti (frattura al braccio) libera per la terza gara di fila la coppia Lovato-de Roon a completare il pacchetto arretrato. Per il resto, considerando che dei 19 convocati tre sono portieri, ci sono 16 giocatori di movimento tra campo e panchina con 15 possibili ingressi in campo.
In mezzo al campo, Zappacosta e Maehle partiranno titolari, con Pezzella pronto a dare una mano; da Koopmeiners e Freuler in mezzo non si prescinde, con Pasalic, Malinovskyi e Zapata favoriti dal primo minuto e Ilicic e Muriel da sfruttare eventualmente a gara in corso. Sarà una partita complicata, anche e soprattutto perché la Lazio ha tanti giocatori di valore che nel 4-3-3 di Sarri possono dire la loro. Certo, pensare di vedere in campo Immobile, Pedro, Felipe Anderson, Milinkovic-Savic e Luis Alberto in contemporanea è azzardato, ma scopriremo tutto solo allo stadio, a pochi minuti dal fischio d'inizio.
Paradossalmente, l'Atalanta con un risultato positivo resterebbe sicuramente almeno al quinto posto. Quindi anche il pareggio potrebbe rivelarsi molto prezioso. Le altre due gare da tenere d'occhio sono Verona-Juventus e Roma-Milan: in un torneo con le squadre così vicine in classifica è normale che ogni partita (tua e delle avversarie) può cambiare radicalmente il volto di una graduatoria che in questa fase è davvero troppo variabile per essere presa in considerazione in modo assoluto.