Circa 444 chilometri di cavi e 2mila adattatori elettrici non conformi sequestrati
Indagine condotta dai finanzieri di Monza e Bergamo. Multati e segnalati i titolari di quattro società, gestite da cittadini cinesi

Sul mercato italiano stavano per essere immessi circa 444 chilometri di cavi elettrici non conformi alle certificazioni europee (in grado di coprire, ad esempio, la distanza tra Milano e Trieste) e 2 mila adattatori elettrici privi della marchiatura “CE”.
Il materiale però, non sicuro, è stato sequestrato prima che potesse entrare nel giro anche della grande distribuzione organizzata dai militari dei comandi della Guardia di Finanza di Monza e Bergamo.
Al centro dell’indagine, nata dallo sviluppo di elementi segnalati dalla Componente speciale in materia di tutela del Mercato dei Beni e dei Servizi, quattro società gestite da cittadini cinesi, che si trovano tutte nello stesso stabile industriale in Brianza.
Lo stock di materiale elettrico non conforme e le 3.700 bobine di cavi, potenzialmente pericolosi per l’incolumità delle persone, si trovavano in un magazzino centralizzato, con una superficie di circa 10 mila metri quadrati.
Cavi e apparecchiature sono state sequestrate in via amministrativa, mentre i rappresentanti legali delle quattro società sono stati sanzionati e segnalati alla Camera di Commercio di Milano, Monza e Lodi.