Bergamo 900, più di mille visitatori in due giorni (e il costo del biglietto non cambia)
Il giorno dell'inaugurazione si sono contati 800 ingressi, 220 domenica, e va avanti il rilancio dell'ex Convento di S. Francesco

Un vero e proprio record di presenze, quello registrato sabato 6 novembre scorso all'inaugurazione del Museo del '900: ben 800 visitatori hanno infatti potuto fare il loro ingresso nello spazio espositivo dell'ex convento di San Francesco, dimostrando come l'interesse dei bergamaschi per la loro città sia vivo e ben presente. Nella giornata successiva, quando il clamore per l'apertura era già passato, se ne sono comunque registrati 220, un numero significativo che indica come la proposta sia stata molto gradita dai cittadini, arrivando questo fine settimana in totale a più di mille ingressi.
«L’alta affluenza di visitatori al nuovo museo si deve al lavoro e agli sforzi portati avanti in questi mesi – ha commentato Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune, a L'Eco di Bergamo –. In questi giorni il pubblico ha dimostrato una grande passione per la storia della nostra città, un elemento che evidenzia come ci sia parecchia attenzione verso il passato. Il successo deriva anche da come è stato concepito il museo, dotato di tecnologie sofisticate, che diventano una guida al percorso».





Fausto Asperti, Famiglia su una Vespa, Bergamo 1961 (Archivio fotografico Sestini)

Mortaio da 240L in trincea sul fronte macedone, 1918 (Archivio fotografico Sestini)

Manifestazione per la difesa dei posti di lavoro alla Filati Lastex, 1974-1975 (Archivio L’Eco di Bergamo)

Treno elettrico Breda alla stazione di Clusone, anni ’50 (Archivio fotografico Sestini)

Muratori al lavoro con sacchi di cemento Italcementi, anni ’50-’60 (Archivio fotografico Sestini)

Curva sud dello Stadio Comunale di Bergamo, fine anni’50 (Archivio fotografico Sestini)

Famiglia con Minitauro Same, 1968 (SDF Archivio Storico e Museo SAME, © Pepi Merisio)

Sbozzatura di un lingotto di 40 tonnellate alla pressa da 3.600 tonnellate all’Italsider, anni ’70 (Archivio L’Eco di Bergamo)

Fausto Asperti, Casello autostradale di Bergamo, 1985 (Archivio fotografico Sestini)






Proprio per permettere agli interessati di conoscere gli eventi del secolo scorso più importanti, si è deciso di mantenere il costo del biglietto, ovvero 7 euro l’intero e 5 il ridotto, con la gratuità estesa fino ai 18 anni: questo per permettere a più bergamaschi possibile di visitare il museo e usufruire di questo patrimonio culturale. Il possesso del biglietto permetterà l’accesso anche al Museo della Fotografia Sestini e alla mostra "Fotografie da Cartolina".
Soddisfazione è stata espressa anche da Roberta Frigeni, direttore scientifico del Museo delle Storie di Bergamo: «Siamo davvero molto soddisfatti di come la città ha partecipato all’apertura di “Bergamo 900”. Le 800 persone che hanno visitato il nuovo spazio espositivo sono un segnale di grande affetto e insieme la dimostrazione di come i bergamaschi desiderino tornare alla vita normale» ha dichiarato sempre all'Eco.
«Abbiamo raccolto veramente tantissimi commenti positivi, sia de visu sia via social. Personalmente sono molto soddisfatta del lavoro di squadra, dello staff e del comitato scientifico e di ricerca – ha voluto concludere Frigeni -. L’ex Convento di San Francesco punta a diventare un centro culturale, di ricerca e di studio del '900 a Bergamo».