Dal 14 novembre stop alle manifestazioni in alcune zone del centro di Bergamo (ecco quali)
A stabilirlo è stato il Comitato provinciale di Pubblica sicurezza, sulla base della direttiva emessa dal Ministero dell’Interno
Da domani, domenica 14 novembre, fino al termine dello stato di emergenza, stop alle manifestazioni di protesta in piazza Pontida, largo Rezzara, via XX Settembre, piazze Matteotti e Vittorio Veneto, il Sentierone, largo Gavazzeni, piazza Cavour, largo Belotti, via Tasso, piazzetta Santo Spirito e tutta Città Alta, con l’eccezione della Fara.
A stabilirlo è stato il Comitato provinciale di Pubblica sicurezza, che ieri si è riunito per discutere della direttiva emessa in settimana dal Ministero dell’Interno per evitare che i cortei no-vax degenerino come avvenuto negli ultimi sabati, soprattutto a Milano e Trieste, e blocchino le vie dello shopping, limitando di fatto l’attività dei negozi.
Va detto che a Bergamo, a parte i due cortei del 24 luglio (abusivo) e del 23 ottobre (autorizzato), per il momento il mondo no-vax e no-Green Pass ha sempre organizzato presidi statici, senza creare problemi di ordine pubblico. È probabile che, alla luce del provvedimento della Prefettura, ora i manifestanti si ritrovino in piazza della Libertà, come già avvenuto in passato.
L’obiettivo della decisione presa ieri è quello di «contemperare, nell’attuale fase di emergenza sanitaria, l’esercizio del diritto di riunirsi e manifestare liberamente in luogo pubblico» con altri diritti come, in particolare, lo «svolgimento delle attività lavorative e la mobilità dei cittadini».
Sono state solo interdette, quindi, le aree del centro città ritenute più sensibili, perché particolarmente ricche di attività commerciali oppure luoghi d’interesse artistico, tenendo anche conto «dell’andamento epidemiologico che registra un incremento di positività».