Miranchuk, Pezzella e gli altri uomini del Gasp: la vittoria di Verona vale tantissimo
Si è confermato l'alto livello del gruppo: la squadra vola anche con tanto turnover e questo è un segnale importante
di Fabio Gennari
Alla lettura delle formazioni, tutti abbiamo pensato la stessa cosa: questa è un'altra invenzione del Gasp. Ben sette giocatori cambiati come con il Venezia, però il Verona non è il Venezia. E con i lagunari si giocava in casa, stavolta eri al Bentegodi con 13mila sostenitori dei padroni di casa che si sono fatti sentire dal primo all'ultimo minuto. Be', nonostante qualche perplessità più o meno diffusa, ancora una volta ha avuto ragione Gian Piero Gasperini.
A Verona, pensandoci bene, l'Atalanta scesa in campo era assolutamente bilanciata e competitiva. I difensori sono tre dei quattro titolarissimi da cui normalmente il mister pesca, in mezzo al campo Zappacosta e "Pino" Pezzella ci possono stare al posto di Hateboer e Maehle, mentre Koopmeiners ormai è una garanzia assoluta. Infine, Miranchuk, il coniglio estratto dal cilindro del tecnico dei bergamaschi.
L'Atalanta non ha stravinto, lo ha fatto in rimonta e con grande ardore. Vedere ad esempio Zapata così arrabbiato e nervoso è un ottimo segnale. Perché quel fuoco è lo stesso che arde nel cuore di tutti i sostenitori atalantini che senza sosta stanno seguendo la squadra un po' ovunque e si trovano davanti agli occhi un gruppo che sta facendo qualcosa di straordinario. La forza di Gasperini, una delle tante, è quella di far sentire tutti coinvolti. Questa squadra, a oggi, ha davvero 16 titolari di movimento da applaudire. E la consapevolezza di tutti è ai massimi livelli.
Oggi alle 13 ci sarà il sorteggio di Europa League e sarà importante conoscere il prossimo avversari (17-24 febbraio) proprio per capire anche il livello dell'impegno che ci aspetta. Per i giocatori, sia la Coppa Italia che l'Europa League rappresentano due soluzioni per trovare spazio e visto il livello dell'Atalanta è normale che tutti vogliano scendere in campo e dare una mano. C'è una nuova pagina di storia da scrivere.