Polemica sul Capodanno in piazzale Alpini: la risposta del Comune alla Lega
La sicurezza della manifestazione garantita dai protocolli predisposti. Palafrizzoni monitorerà l'andamento dei contagi: non è escluso l'annullamento
Protocolli e regole di sicurezza precise, oltre alle dichiarazioni del presidente Attilio Fontana che annunciava la zona bianca per la Lombardia durante le festività. Sono queste le ragioni che hanno spinto il Comune a organizzare il Capodanno in piazzale Alpini, considerato anche che «la specifica incidenza dei contagi nella provincia di Bergamo risulta tra le più basse nella nostra regione», spiega una nota diffusa da Palazzo Frizzoni.
L’Amministrazione non ha tardato nel replicare alle osservazioni avanzate dai consiglieri comunali della Lega, che avevano definito fuori luogo la scelta di allestire un evento in piazza per l’ultimo dell’anno. «Il Comune – si legge nella risposta al Carroccio - non solo ha previsto per l’occasione le regole che vigono in tutta la Lombardia per l’organizzazione degli eventi all’aperto, ma ha incrementato le prescrizioni di sicurezza: vigeranno tutte le disposizioni attualmente valide per l’organizzazione degli eventi al chiuso e al coperto. Nel nostro Paese tutti i teatri, i cinema, gli stadi sono regolarmente aperti, molti di questi a capienza massima. Così lo sono i ristoranti, che si riempiranno in vista delle festività».
Il Capodanno all’aperto non comporterebbe rischi maggiori di altre feste, soprattutto se paragonato ad altre occasioni in cui la gente si ammassa senza troppi controlli. «Il Comune ritiene che sia altrettanto e, anzi, più sicuro prevedere una manifestazione per soli vaccinati, con obbligo di mascherina e rilevamento della temperatura corporea, ben sapendo che le possibilità di contagio diminuiscono drasticamente nei luoghi all’aria aperta». Inoltre, la giunta comunale terrà comunque monitorato l’andamento della diffusione del Covid sul territorio; per cui non è escluso che la festa non venga annullata a ridosso dell’ultima notte del 2021.
Sulle perplessità di carattere economico
La Lega ha anche criticato la scelta d’investire circa 70 mila euro per consentire alla Doc Servizi di organizzare l’evento, sostenendo che sarebbe stato più opportuno destinare questa somma al sostegno delle attività economiche e dei cittadini in crisi.
Dal canto suo l’Amministrazione ha sottolineato di aver recentemente destinato, grazie alle variazioni di bilancio, 700 mila euro di contributi per il supporto e il rilancio delle attività, del turismo e del commercio della città.
«Il Comune ha stanziato 260 mila euro per esaudire le richieste di piccole e medie imprese entro i confini del Distretto urbano del commercio, integrando i fondi regionali, ampiamente insufficienti, pari ad appena 170mila euro – specificano da Palazzo Frizzoni -. Così Bergamo ha potuto accogliere le richieste di 89 commercianti e piccoli imprenditori: senza i fondi messi a disposizione dal Comune sarebbero ne state esaudite solo 35. Queste risorse si aggiungono al contributo straordinario di 250 mila euro destinato a VisitBergamo, affinché rilanci la presenza e la promozione di Bergamo e dei suoi prodotti, e allo stanziamento di 150 mila euro a favore del Distretto urbano del commercio per la promozione del marketplace Bergamo Shopping, progetto di digitalizzazione e innovazione rivolto alle attività produttive».