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Aumentano gli isolamenti, riapre il Covid hotel La Muratella. «Isteria collettiva ha ingolfato i centri tampone»

L'Ats di Bergamo ha incontrato i sindaci bergamaschi e fatto il punto sull'attuale situazione epidemiologica. Nonostante la crescita di positivi gli ospedali reggono: l'80% dei ricoverati non ha neanche una dose, il 44% dei pazienti in terapia intensiva arriva da altre province

Aumentano gli isolamenti, riapre il Covid hotel La Muratella. «Isteria collettiva ha ingolfato i centri tampone»
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Per far fronte all’aumento esponenziale di contagi e, di conseguenza, del numero di persone in isolamento perché positive al Covid o perché contatti stretti di contagiati, l’Ats di Bergamo ha annunciato di aver attivato nuovamente il Covid hotel de La Muratella, a Cologno al Serio.

L’annuncio è arrivato oggi, giovedì 30 dicembre, a margine della riunione di fine anno con i sindaci della Bergamasca. La struttura accoglierà i cittadini asintomatici o paucisintomatici, autosufficienti e in condizioni di stabilità clinica, ma che non possono effettuare nelle proprie abitazioni l’isolamento domiciliare. Il gestore dell’hotel ha messo a disposizione 58 posti e, per il momento, ne risultano occupati 10.

Il punto sulla situazione epidemiologica 

Il monitoraggio dell’ultima settimana evidenzia un aumento dell’incidenza dei contagi molto elevato, che ha raggiunto un tasso «pari a 730 nuovi casi ogni 100 mila abitanti», ha fatto sapere Alberto Zucchi, del servizio epidemiologico aziendale dell’Ats di Bergamo.

Si sono coerentemente innalzati anche il valore riguardante la quota di positivi sul totale dei tamponi analizzati, passato dal 3,7% all’attuale 7,6%, e l’indice Rt, salito a 2,5. «Siamo dunque in una situazione di forte espansività epidemica - ha aggiunto Zucchi -. Ma si deve sottolineare che rispetto alle ondate precedenti è cambiato il contesto. L’84% della popolazione bergamasca si è vaccinata almeno con la prima dose. Ciò ha determinato al momento, nonostante l’elevatissimo livello d’incidenza, una “drammaticità” clinica molto meno rilevante».

La maggior parte delle persone contagiate dal Covid risultano infatti essere asintomatici o paucisintomatici. Inoltre, attualmente, i posti letti in terapia intensiva sono occupati per il 44% da pazienti residenti in altre province. Ma soprattutto l’80% dei malati ricoverati in ospedale non è vaccinato neppure con la prima dose.

Tamponi e campagna vaccinale

In merito alle file chilometriche che hanno mandato in tilt i punti tampone è intervenuto il direttore generale dell’Ats Massimo Giupponi, spiegando che «un’isteria collettiva non giustificata dal punto di vista sanitario ha generato un accesso ai punti tampone anche da parte di chi non ne avrebbe la necessità. Le nuove regole in corso di attivazione vanno nella direzione di ridefinire le modalità per l’isolamento e l’accesso ai punti tamponi potrà migliorare».

Nel frattempo prosegue senza sosta la campagna vaccinale. «Stiamo effettuando da settimane tra le 12 mila e le 13 mila vaccinazioni al giorno – ha aggiunto Giupponi -. Prima la media era tra le 11 mila e 12 mila inoculazioni. A febbraio potremmo aver terminato di coprire con la terza dose tutta la popolazione target».

Ad oggi sono state somministrate 337.472 terze dosi, con un forte incremento da dicembre. Nell’ultimo mese in provincia di Bergamo sono state effettuate 307 mila vaccinazioni in tutto, di cui 256 riguardanti dosi “booster”. Le vaccinazioni pediatriche sono state 7.800, mentre quelle per i ragazzi con più di 12 anni sono state 11 mila.   «A gennaio - spiega Antonio Sorice, il coordinatore della campagna vaccinale per l’Ats - sono stati messi a disposizione 315 mila slot per prima, seconda e terza dose; buona parte sono già stati prenotati. Una disponibilità analoga verrà data anche a febbraio».

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