Riqualificazione agli sgoccioli: riapre ai bergamaschi la scaletta del Paradiso
Palazzo Frizzoni ha investito circa 260 mila euro per rimettere a nuovo i 145 metri che collegano via Riva Villa Santa a via Tre Armi
La scaletta del Paradiso, che con i suoi 145 metri collega via Riva Villa Santa a via Tre Armi, è considerata una dei percorsi pedonali più belli che dal centro conducono in Città Alta. E finalmente, dopo oltre un anno di lavori, può nuovamente essere percorsa dai bergamaschi.
È arrivato alle battute finali il cantiere che il Comune di Bergamo ha avviato alla fine del 2020 per consentirne la sistemazione, ulteriore tassello del piano di manutenzione dei percorsi pedonali tra il centro storico e i colli avviato dall’Amministrazione Gori sei anni fa grazie a una voce specifica annuale contenuta nel bilancio delle opere pubbliche. «Il cantiere è agli sgoccioli – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla -. La riqualificazione era attesa da tempo, viste le condizioni in cui versava la pavimentazione di gran parte della scaletta. Il percorso è già stato riaperto».
Con il passare degli anni, lungo la scaletta del Paradiso, la vegetazione si era insinuata tra le pietre, la cunetta di scolo si era rotta in più punti, mentre buche e malformazioni del terreno rendevano pericoloso l’accesso pedonale, tanto che un ramo della strada era stato interdetto alcuni mesi prima dell’avvio del cantiere. Palazzo Frizzoni ha investito circa 260 mila euro per rifare la pavimentazione, predisporre l’impianto per l’illuminazione pubblica (che verrà installata a breve) e pulire i parapetti.
«Il piano di sistemazione dei percorsi pedonali del nostro sistema collinare non termina qui – conclude l’assessore Brembilla -. Negli ultimi anni abbiamo messo a nuovo lo Scorlazzone, il vicolo San Carlo, via Monte Bastia e via Moratelli, portato l’illuminazione pubblica lungo la scaletta di Santa Lucia, vicolo Fontanabrolo e lo Scorlazzino. Quest’anno ci sarà spazio per sistemare le scalette di via Cornasello e via Fontanabrolo ma anche portare l’illuminazione pubblica al Pascolo dei Tedeschi».