il giallo

Bergamo supera di nuovo i 121 mila abitanti, ma i conti con i dati Istat non tornano

Per l'Istituto nazionale, in città il 3 dicembre si contavano 119.684 abitanti. Ventotto giorni dopo, secondo il Comune, sono 121.328

Bergamo supera di nuovo i 121 mila abitanti, ma i conti con i dati Istat non tornano
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Bergamo, all’inizio di dicembre del 2021, contava meno di 120 mila abitanti: per l’esattezza, i residenti in città erano 119.684. Questo quadro demografico però, che era costato alla nostra città il terzo gradino del podio tra le città più popolose della Lombardia, emergeva dai dati Istat aggiornati al 3 dicembre.

Oggi (martedì 25 dicembre), invece, Palazzo Frizzoni ha fatto sapere che la popolazione residente a Bergamo alla fine del 2021 era pari a 121.328 abitanti. Un dato, quest'ultimo, che risulta aggiornato al 31 dicembre, anche se pare difficile possa verificarsi una crescita di 1.644 persone nell'arco di appena ventotto giorni. Qualcosa, dunque, tra i dati dell'Istat e quelli del Comune non torna.

La situazione nei quartieri

Guardando ai singoli quartieri, si registra un calo percentuale della popolazione a Monterosso e a Celadina. In quest’ultima zona la decrescita è pari a -2,7%, effetto anche del rallentamento del flusso di migranti al centro di accoglienza di via Gleno. Crescono le famiglie che scelgono di vivere a Redona, salite del 2,37%, una variazione su cui influisce probabilmente anche il nuovo insediamento Redona Centro, ma anche in Borgo Palazzo, in Pignolo, alla Malpensata, e nei quartieri di Santa Lucia e Carnovali. Una crescita leggerissima è avvertita per il secondo anno di fila anche in Città Alta, pari allo 0,11%.

L’aumento dei residenti, che nel complesso restano lontani dai 122.094 raggiunti nel 2019, è dovuto soprattutto ai trasferimenti in città di persone provenienti da altri Comuni.

I nuovi nati nel 2021

I bambini nati l’anno scorso sono stati 747, undici in più rispetto al 2020, anno in cui i neonati furono di molto inferiori rispetto ai livelli precedenti lo scoppio della pandemia. Per quanto riguarda i numeri complessivi dei movimenti anagrafici, ai 776 neo iscritti all’anagrafe nell’anno appena concluso sono però corrisposti 1.339 decessi, in drastico calo in confronto all’anno 2020, quando furono ben 1.999.

«I bambini e i ragazzi tra gli 0 e i 19 anni rappresentano il 16,59% del totale della popolazione cittadina, anche se prosegue l’aumento degli anziani over65, oggi oltre 30 mila in città, circa il 25% del totale – osserva l’assessore ai servizi demografici Giacomo Angeloni -. Dai 60 anni in su, le donne prevalgono numericamente sempre più sui maschi: il divario è più ampio tra i sessantuno ultracentenari attualmente presenti in città, tra i quali le donne risultano essere ben cinquantadue».

«Il numero di stranieri – prosegue Angeloni – è stabile al di sotto dei livelli 2019. Anche in questo caso, il dato è praticamente invariato da dieci anni, con una percentuale che oscilla tra il 16% e il 17% della popolazione totale».

Famiglie sempre più piccole

Crescono di numero i nuclei composti da una sola persona (46,4%) o da due (25,3%). Due terzi delle 59.214 famiglie della città sono quindi composte al massimo da due individui e sono le uniche tipologie che risultano in aumento del 3%. Tutte le famiglie con più componenti, invece, diminuiscono. Sono un ricordo ormai le “grandi famiglie”: quelle sopra i cinque componenti sono solo 618, pari all’1% del totale della città.

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