A Bergamo crescono centenari e ultranovantenni. Ma nel 2021 meno morti che nel 2019
Il minor numero di decessi spiega che l'anno scorso, qui, il Covid ha colpito in modo limitato grazie anche a vaccini e cautele

di Angela Clerici
È un dato che colpisce, per più ragioni: nel corso del 2021 sono morte a Bergamo 1.339 persone. L’anno prima, il terribile 2020 del Covid, i decessi furono 1999, ben 660 in più. Il cinquanta per cento in più. Il dato fa riflettere sia sulla gravità del Covid in quella maledetta primavera, sia su quanto accaduto lo scorso anno, pur segnato dalla pandemia.
È interessante guardare il numero di decessi a Bergamo prima che si scatenasse la pandemia. Nel 2019 i morti furono 1.415, nel 2018 1.320, nel 2017 1.459, nel 2016 1.366. Insomma, i decessi del 2021 sono rimasti al di sotto della media degli anni di prima del Covid-19.
Se ne possono dedurre alcune cose. La prima, triste, è che i soggetti più fragili fanno parte di quei 660 in più deceduti nel 2020. Persone anziane, persone malate che sono state portate via dalla falce anzitempo. La seconda riflessione è che vaccini e misure cautelative ci hanno davvero protetto. Il terzo pensiero è che per Bergamo l’impatto del coronavirus nel 2021 è stato molto limitato. E allora arriva una quarta considerazione: l’allarmismo continuato da parte dei media, almeno nella nostra città, è stato fuori luogo. Perché ha contribuito a generare l’altra epidemia, quella delle sindromi psichiche da Covid-19. Che sono sfociate in due direzioni, opposte: negazionismo, da una parte; paura folle dall’altra. Perché quando la gente viene terrorizzata, risponde nelle maniere più diverse, difficili da prevedere.
Purtroppo non sono pochi i bergamaschi negazionisti e non sono pochi neppure coloro che ancora faticano a uscire dalla propria abitazione per paura del virus. Persone che non frequentano ristoranti, cinema, bar, che faticano ad andare a trovare i parenti. Facciamo tesoro di questi numeri, continuiamo a prestare attenzione, a essere responsabili. Ma non facciamoci terrorizzare.
Il dato del numero dei morti ci è stato fornito dal Comune di Bergamo. Non rappresenta l’unico elemento demografico di grande interesse. La città è un organismo vivo, che continua a modificarsi. Pensate che nel 1969 a Bergamo nacquero 1.913 bambini e morirono 1.390 persone. Negli ultimi cinque anni i nati si sono aggirati sugli ottocento bebè (...)