Cinque motti di cinque leader (perché tutti i grandi ne hanno uno)

Essere un leader non significa solo saper comandare i propri sottoposti. Essere un leader, prima di tutto, è uno stile di vita, nel senso che per guidare un gruppo di persone, in primis, bisogna saper guidare se stessi. Bisogna essere in grado di aver una visione del mondo diversa, innovativa, e comunicare il proprio entusiasmo, saperlo trasmettere a chi ci circonda. Coinvolgere insomma, mantenendo sempre il controllo della situazione. Una cosa non di certo semplice. Ogni leader, inoltre, fa questo in modo diverso: c’è l’estroso, il creativo, il pratico, il cinico. Ogni leader ha un modo di essere e un suo modo di comunicare con chi lo circonda. La cosa, però, che ogni leader ha è un motto tutto suo.
Può sembrare strano forse, ma ogni uomo di successo ha una frase, un modo di dire, un proverbio o una citazione estrapolata da chissà dove in grado di riassumere il suo credo e il suo modo di vedere il mondo, soprattutto in ambito lavorativo. Ognuno lo sceglie in base alle proprie necessità, ma la certezza è che tutti i veri leader ne hanno uno e lo sfoderano nel momento più adatto: nelle difficoltà, per farsi forza; nei successi, per spronarsi a fare ancora meglio; durante una sfida, per migliorarsi; durante una riunione, per coinvolgere e motivare chi li circonda. Se lavorate al fianco di un vero leader sapete certamente di cosa stiamo parlando. Se invece non avete questa fortuna (o questa sfortuna, questione di punti di vista), c’è il sito americano Fastcompany a chiarirci le idee, elencando in un articolo i motti di alcune personalità di successo dell’era moderna, in particolare manager sulla rampa di lancio. Ve ne proponiamo alcune.
«Ho fatto allora quello che sapevo fare e quando l’ho conosciuto meglio, l’ho fatto meglio»
cit. di Maya Angelou, motto di Meg Roberts, presidente di Molly Maid
Un motto che porta al continuo migliorarsi, senza però dimenticare di dover dare sempre il massimo nel presente, facendo al meglio ciò che si sa fare. Insomma, lavorare oggi per lavorare ancora meglio domani. Imparare dagli errori, farne tesoro ed evitare di commetterli nuovamente, migliorando se stessi e ciò che si fa, sia nella vita lavorativa che nella vita di ogni giorno. Indubbiamente un motto perfetto per una donna di successo, che s’è costruita un lavoro dal nulla e sta, oggi che è ancora giovane, già raccogliendo i frutti della sua intuizione.
«Certe persone non impazziscono mai. Che brutta esistenza che devono vivere»
cit. Charles Bukowski, motto di Charles Smith, presidente della Charles Smith Wines
È il motto perfetto di chi decide sempre di osare, di puntare in alto, di non accontentarsi. È il motto di persone entusiaste e che su questo entusiasmo costruiscono i loro successi, ma anche le loro sconfitte più grandi. Dalle quali, però, non si fanno mai abbattere. Anzi, sono benzina sul fuoco della loro passione, lavorativa e privata. La “follia” sana di chi sa guardare oltre è la scommessa di tanti imprenditori che hanno deciso di puntare in alto. E in tanti, alla fine, ce l’hanno fatta, proprio come Charles Smith.
«Trova una strada, altrimenti creane una»
cit. di Annibale, motto di Lisa Lutoff-Perlo, presidente di Celebrity Cruises
È il motto di chi parte da zero: senza un soldo, senza una raccomandazione, probabilmente anche senza futuro, ma con un’idea. E su quell’idea costruisce una nuova vita, un nuovo mondo, una nuova azienda, un successo. Annibale fallì, ma intanto gli elefanti sulle Alpi ce li portò davvero. È chiaro che non tutte le idee sono un successo, ma il coraggio di crederci con tutto se stesso è già un atteggiamento vincente, da vero leader.
«Oh mio Dio. Cosa accadrebbe se un giorno ti svegliassi e avessi 65, o 75 anni e ti rendessi conto che nella tua vita non hai mai scritto delle memorie o un romanzo? O se non fossi mai andato a nuotare in una piscina calda o nelle acque dell’Oceano in tutti quegli anni solo perché hai delle cosce tremolanti o un gran pancione? O se fossi così fissato con il perfezionismo e l’apparire una “persona normale” e ti fossi dimenticato di avere una creatività così ricca, così fantasiosa e anche così stupida da perderti con lo sguardo nel vuoto come quando eri un ragazzino? Il tuo cuore si spezzerebbe. Non lasciare che questo succeda»
cit. di Anne Lamott, motto di Stacy London, esperta di moda e autrice de The Truth About Style
Qua ci troviamo davanti, più che ad un semplice motto, ad un vero e proprio credo. Non a caso la leader in questione non è propriamente una donna d’affari, ma un'esperta di moda. Una donna creativa dunque, romantica e artisticamente parlando decisamente più impegnata di altri leader che fanno invece degli affari il loro mondo. Le parole della Lamott, diventate il suo credo, non sono altro che un invito a vivere sempre appieno ogni istante della propria vita, di fare esperienza e lasciarsi andare. Del resto, come diceva Einstein, «ci rendiamo conto di essere vecchi quando i rimpianti superano i nostri sogni». Sicuramente questo motto è un po’ difficile da ricordare a memoria, ma vale lo stesso.
«Siate affamati, siate folli»
cit. di Steve Jobs, motto di Kara Goldin, fondatrice di Hint Water
Quando si cita questa frase, più che il concetto che essa racchiude, spesso si tende a ricordare colui che la pronunciò, ovvero Steve Jobs, il visionario fondatore della Apple, il più grande successo aziendale degli ultimi 50 anni. Visionario, faceva della follia (sana) il suo credo e dell’ambizione il suo combustibile. Mai decidere di non osare, mai accontentarsi. L’obiettivo dev’essere sempre un po’ più in alto del livello a cui siamo nel presente e un po’ più in là dell’orizzonte di chi ci circonda. Fa un po’ strano che ad averlo scelto come motto sia colei che ha fondato null’altro che una casa produttrice di acqua, seppur si tratti di un’acqua particolare e dall’indiscusso successo (aromatizzata e dedicata a persone a dieta e che vogliono nutrirsi in modo sano). Ma proprio qui, forse, sta il motivo: per pensare di poter far soldi e impresa con della semplice acqua, un po’ folli bisogna esserlo.