Dare multe a chi non ha nulla

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La notizia è che oggi entra in vigore la modifica all’articolato della Legge regionale 6/2010, che autorizza gli agenti della polizia locale a comminare multe fino a 3 mila euro agli ambulanti abusivi. Giorni fa - in clima di assalti parigini - si potevano ascoltare uomini politici dotati di un certo seguito che ventilavano il ripristino della pena di morte per i terroristi.

Una volta si diceva “vender gelati in Alaska”.

Minacciare la pena capitale a chi si allena a farsi saltare in aria da solo è un’idea per lo meno “bizarre”, come ha detto Patrick Modiano quando ha sentito che gli era stato assegnato il Nobel.

Chiedere 3000 euro a un ambulante irregolare è come esigere un litro di sugo da un’arancia acerba. “Ma gli sequestriamo anche la merce”, hanno detto. Così, dopo, come faranno a sopravvivere quei poveretti? Certo: fatti loro. I commercianti onesti, cioè dotati di regolare abilitazione ad operare su suolo pubblico, vanno tutelati.

Ma anche i cittadini comuni dovrebbero esser tutelati: è un costo per tutti il fatto che il denaro pubblico venga dilapidato. E istruire una pratica che non porterà a niente è un costo.

E anche la diffusione della malavita comune ha un costo, perché, come diceva non ricordo chi: Chi sta sul lastrico, scippa. O ruba nelle case.

Uno slogan del ’68 recitava: l’immaginazione al potere.

Il ’68 ha perso.

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