È davvero necessaria?

Si prepara una battaglia sulla Bergamo-Treviglio (che in realtà parte da Dalmine)

Molti sindaci vogliono vederci chiaro dopo che la Regione ha dato l'ok al progetti di fattibilità. Coldiretti e ambientalisti contrarissimi

Si prepara una battaglia sulla Bergamo-Treviglio (che in realtà parte da Dalmine)
Pubblicato:
Aggiornato:

di Paolo Aresi

Ma davvero quei quindici chilometri di autostrada da Treviglio al casello di Dalmine (non più fino a Bergamo) sono utili alla nostra provincia, alla nostra gente? Davvero vale la pena di minare uno degli ultimi lembi della nostra pianura? E per quale ragione? Presenta molti aspetti oscuri questa idea di autostrada Bergamo-Treviglio, partita nel 2012, criticata da più parti, ma che continua a tenere banco. Addirittura, a sorpresa la Regione, nella persona dell’assessore Claudia Terzi, bergamasca, l’ha rilanciata: lunedì 28 marzo la Giunta ha approvato lo schema di convenzione e il progetto di fattibilità tecnico economico dell’infrastruttura, presentato dalla società “Autostrade Bergamasche”.

Secondo quanto emerso negli ultimi due anni, l’intervento costerebbe circa quattrocento milioni di euro e sarebbe finanziato da un fondo australiano che avrebbe calcolato quanto potrebbe ricavare, nel medio periodo, grazie ai pedaggi. Se non che, per potere guadagnarci (come è giusto che sia) il prezzo del pedaggio risulterebbe piuttosto elevato. E allora - fatto veramente singolare - ecco scendere in campo la Regione con un contributo di ben 146 milioni di euro alla società che gestirà l’impresa per potere abbassare il costo dei pedaggi!

Confindustria plaude l’iniziativa. Dice il presidente, Stefano Scaglia, che l’opera resta attuale e addirittura «ancora più di prima, dato il grande sviluppo della Bassa Bergamasca e la necessità di connettere valli e città con la pianura». Ma questa notizia ha messo in subbuglio il mondo politico bergamasco, anche perché con quei 146 milioni si potrebbero fare cose molto importanti per la mobilità provinciale e quindi per la nostra economia. I sindaci della pianura, da Stezzano a Levate a Osio Sotto si chiedono chi possa essere interessato a prendere l’autostrada per andare da Treviglio o da Arcene o da Lurano a Dalmine. Anche perché la bretella che doveva raggiungere la città di Bergamo non si farà. Perché andare da Treviglio a Dalmine quando a due passi transita la Brebemi? Mistero. La preoccupazione è giustificata anche perché asfaltare quindici chilometri di pianura significa poi attirare ancora di più la logistica, quindi altri capannoni, magazzini che ospiteranno merci da trasportare e quindi altri camion, altro traffico.

Oggi, andare da Bergamo a Treviglio, e viceversa, richiede 30-40 minuti di automobile. Il punto dolente sono i semafori di Verdello, ma i lavori per realizzare la tangenziale del paese che salterà i due semafori sono già finanziati e le ruspe sono all’opera. Con un miglioramento della strada attuale, si avrebbe un miglioramento netto della viabilità. (...).

Continua a leggere su PrimaBergamo in edicola fino al 7 aprile, oppure in versione digitale cliccando QUI

Seguici sui nostri canali