Gasperini in conferenza verso il Lipsia: «Sono forti ma il nostro obiettivo è la semifinale»
Carico ma sereno, il condottiero dei bergamaschi ha presentato la sfida contro i tedeschi dimostrando grande rispetto ma anche fiducia
di Fabio Gennari
Concentrazione, rispetto dell'avversario e consapevolezza dei propri mezzi. «Il nostro primo obiettivo è superare il turno e andare in semifinale», ha detto Gian Piero Gasperini dalla pancia della RedBull Arena di Lipsia. Alla vigilia del match in programma questa sera alle 18.45, il condottiero della Dea ha dimostrato grande rispetto dell'avversario, sottolineando però l'importanza del percorso europeo che sta facendo la sua squadra e senza allungare troppo lo sguardo verso la vittoria finale.
«In Europa League è dal 1999 che nessuna italiana vince - ha sottolineato l'allenatore della Dea -, noi non avvertiamo ancora la pressione o il pensiero di conquistarla, ma sappiamo che se superiamo questo turno con una squadra molto forte è un grande traguardo. La semifinale sarebbe un grande obiettivo, qui in Germania ci giochiamo il primo tempo della sfida e non credo che farlo in casa o in trasferta cambi qualcosa. Soprattutto senza la regola del gol doppio lontano dal proprio stadio. La concentrazione è solo sul Lipsia, una squadra che dovevamo incontrare già due anni fa in Champions League se non fosse stato per quei 2' minuti finali».
Lo scenario tecnico-tattico, rispetto al turno precedente in cui la Dea ha affrontato il Bayer Leverkusen, potrebbe essere molto diverso. «Mi aspetto una partita con meno spazi a disposizione. Noi e il Lipsia abbiamo un sistema simile di gioco, copriamo entrambe centralmente e loro devo dire che sanno occupare il campo e ripartire forte. Hanno un altro modulo rispetto al Bayer Leverkusen, credo ci saranno meno spazi». Le difficoltà, pur con caratteristiche nuove da affrontare, sono certe.
Contro il Lipsia è confermata la presenza in panchina di Duvan Zapata, che potrebbe giocare uno spezzone. «Per noi è un giocatore molto importante - ha sottolineato Gasperini -, partirà dalla panchina ma questa volta con grandi possibilità di entrare. È arrivato il momento di giocare, il ragazzo sta bene». Sui singoli, il mister della Dea ha speso parole importanti sia per Scalvini (nessuna presenza in Europa) che per Musso. «Per me Scalvini è pronto per giocare. Lo ha dimostrato nelle gare di campionato che lo hanno visto protagonista, è molto giovane e ha un futuro importante davanti. Ha bisogno di crescere e migliorare. Musso? In occasione del rigore di Mertens ci sono stati almeno quattro errori. Solo che quando sbaglia il portiere è un problema perché è l'ultimo».
Alla fine, un accenno d'orgoglio per i bergamaschi. Risultati alla mano, l'Atalanta da tre stagioni è la migliore italiana nelle coppe europee e questo traguardo è molto importante per il tecnico dei bergamaschi: «È qualcosa che ci rende orgogliosi, c’era sempre il dubbio di essere all’altezza e sembrava che fossimo un problema per il ranking. Invece stiamo facendo buone cose e ci siamo comportati bene con continuità: anche questo, per noi, è un bello stimolo».