UniBg esclusa dal bando del Pnrr, Pergreffi e Belotti: «Si valuti comunque il finanziamento»
I due leghisti hanno presentato alla Camera e al Senato due interrogazioni: «Il progetto è un’opportunità di rilancio per settore manifatturiero»
Nonostante l’alto numero di soggetti coinvolti, tra centri di ricerca, Camere di commercio e Confederazioni industriali, il progetto “The manufacturing alliance -The MA”, presentato in modo congiunto dalle Università di Bergamo e Brescia, non sarà finanziato dal Pnrr.
Un’esclusione che non è stata digerita dai parlamentari bergamaschi della Lega Simona Pergreffi e Daniele Belotti, alla luce dello sviluppo che, potenzialmente, avrebbe assicurato a un territorio compreso lungo un asse che si estende dalla provincia di Lecco fino a quelle di Vicenza e Bolzano (Bergamasca inclusa). Per questa ragione Pergreffi e Belotti hanno presentato sia alla Camera sia al Senato due interrogazioni, nelle quali chiedono che il progetto venga ripescato e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Le Università di Bergamo e Brescia sono stati gli unici Atenei a presentare un al bando ministeriale un progetto congiunto che coinvolge, tra gli altri, anche il Politecnico di Milano, l’Università di Verona, quella di Trento e Bolzano, il Cne e l’Enea, le Camere di Commercio di Brescia, Bergamo, Trento, Verona e Vicenza e le confederazioni industriali di Brescia, Bergamo, Lecco, Verona, Vicenza e Trento.
Il bando prevedeva che potessero essere ammesse dodici proposte progettuali, con una dotazione di circa 120 milioni di euro ciascuna per il prossimo triennio. Per garantire un’equa distribuzione degli investimenti sul territorio nazionale, sette progetti dovevano arrivare da Atenei del Centro-Nord Italia, gli altri cinque dal Sud. La proposta congiunta di Bergamo e Brescia è arrivata ottava nella graduatoria del Centro-Nord, prima tra quelle escluse dal finanziamento «benché su dodici progetti finanziabili – specificano i parlamentari leghisti - ne siano stati ammessi soltanto undici, di cui sette delle università del Nord e solo quattro, sui cinque previsti, di quelle Centro-Sud».
Sembrerebbe dunque che nessuno degli altri progetti presentati dalle università del Sud abbia ottenuto il punteggio minimo per risultare idoneo. Pertanto, se si scorresse la graduatoria complessiva, quello delle Università di Bergamo e Brescia potrebbe essere finanziato. «Noi lo auspichiamo, come tutti i soggetti coinvolti – aggiungono Pergreffi e Belotti -, ma se non dovesse rientrare in graduatoria e nel caso in cui venga definitivamente escluso per dare priorità ad un altro, benché abbia conseguito un punteggio inferiore, chiediamo al ministro se non ritenga opportuno finanziarlo diversamente, in considerazione dell’alto valore che assicurerebbe al territorio».
“The manufacturing alliance” avrebbe infatti come obiettivi quelli di promuovere attività di trasferimento tecnologico, valorizzazione della ricerca, supporto alla creazione di startup e scale-up delle realtà esistenti, nonché di fare formazione sui bisogni delle aziende della prossima generazione e proporre la valorizzazione rigenerativa dei territori. La finalità è di valorizzare le eccellenze nazionali ed europee che contraddistinguono gli ecosistemi industriali del Nord Italia nel settore manifatturiero.