Ormai è diventata un'abitudine: a Gandino nuovo sciame d'api, stavolta nella Casa Parrocchiale
Apicoltore al lavoro a pochi passi dalla Basilica: gli insetti negli ultimi anni hanno mostrato di privilegiare il centro storico
di Giambattista Gherardi
Se vengano attirate dalla piccola area verde del Centro Pastorale, da quella del vicino Battistero oppure (come hanno ipotizzato alcuni parrocchiani) dalla dolcezza del prevosto, non è dato di saperlo, ma sabato 30 aprile le api hanno ancora una volta scelto l'area attorno alla Basilica di Gandino per cercarsi una nuova casa.
Dopo lo sciame recuperato dieci giorni fa fra i rami dell'ulivo presente sul sagrato (e dopo almeno cinque episodi analoghi negli ultimi anni), questa volta i preziosi insetti hanno scelto la Casa Parrocchiale, ricoprendo quasi per intero un antico vaso da giardino.
Il parroco don Innocente Chiodi, prossimo a diventare arciprete a Bariano, ha diffuso ai parrocchiani foto e video del piacevole fuoriprogramma e allertato l'apicoltore locale Francesco Parolini, che ha provveduto al recupero con un alveare d'emergenza.
«Le api erano calme - ha spiegato Parolini, che da decenni segue questa attività in modo amatoriale - e il fatto che lo sciame fosse in un luogo ben raggiungibile ha facilitato l'intervento».