Rota Imagna tira un sospiro di sollievo: in arrivo i rimborsi per ogni bambino ucraino ospitato
Approvato al Senato un emendamento, a firma anche della bergamasca Pergreffi (Lega), che prevede fino a cento euro al giorno a minore
Dopo mesi di difficoltà (soprattutto normative), Rota Imagna può finalmente tirare un sospiro di sollievo. È stato infatti approvato, nel corso della seduta congiunta delle Commissioni Finanze e Commercio-Industria al Senato, un emendamento al decreto “taglia-prezzi” che dispone fondi ai Comuni che accolgono minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina. Proprio come Rota d'Imagna, paese di poco più di novecento anime della Valle Imagna, dove dallo scorso 20 marzo hanno trovato “casa” un centinaio di orfani ucraini, giunti in valle dall'orfanotrofio di Berdiansk, a cento chilometri dalla martoriata Mariupol.
«Si tratta di un rimborso dei costi che arriverà fino a cento euro al giorno pro capite - spiega Simona Pergreffi, senatrice bergamasca firmataria dell'emendamento con il capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo -. Il provvedimento rientra nelle misure assistenziali previste dallo stato di emergenza per il conflitto in corso in Ucraina e vede uno stanziamento di circa cinquantotto milioni di euro. La Lega ha sostenuto con forza l'accoglimento dei profughi ucraini nel nostro Paese in conseguenza della guerra, ma soprattutto si è assicurata che agli stessi Comuni che avevano aperto all'accoglienza dei minori venissero corrisposti dei rimborsi da parte dello Stato».
Giovanni Locatelli e la “sua” Rota sono diventati negli ultimi mesi - insieme a Bedulita e Pontida, che ospitano complessivamente una ventina di bambini - simbolo dell'altruismo valdimagnino. Il primo cittadino fu infatti il primo a farsi avanti in prefettura per accogliere gli orfani: un “salto nel buio”, di cui Locatelli non si è però mai pentito. «Lo so che il costo di ciascun bambino è importante (circa quarantacinque euro al giorno, ndr), ma ho fiducia - aveva spiegato al nostro giornale -. Persone, enti, imprese ci aiuteranno, lo Stato e la Regione non ci faranno mancare il sostegno».
E così è stato: il sindaco ha potuto contare sulla generosità della sua comunità, che non ha tardato a farsi sentire, sull'aiuto di parte dei fondi raccolti da Caritas e Fondazione delle Comunità Bergamasche e sull'appoggio dell'ambito dei Comuni della Valle Imagna, mentre ora le istituzioni provvederanno ad elargire adeguati ristori.
«Abbiamo cercato di andare incontro a queste esigenze e di non lasciare soli i sindaci che si sono trovati a fronteggiare questa ondata di profughi - conclude Pergreffi -. Rota Imagna, con soli novecento abitanti, si è trovata a dover assistere un centinaio di bambini fuggiti dalla guerra, ospitandoli in hotel a spese dell'amministrazione comunale. Non potevamo abbandonare i sindaci in questo momento così difficile».
Nel frattempo, i ragazzi hanno ripreso a studiare in didattica a distanza, in collegamento diretto con il ministero della Pubblica Istruzione ucraino. Ritornando così a vivere un po' di quella normalità che la guerra ha ingiustamente strappato loro via.