Frana di Valpiana, a Gandino partiti i lavori in parete per riaprire al transito la strada
L'impresa Bettineschi di Rovetta al lavoro per mettere in sicurezza i massi che incombono sul tracciato verso Malga Lunga e Monte Alto. Il sindaco Castelli: "L'impegno è stato massimo e condiviso".
Lavori al via, martedì 17 maggio, nell’area montana di Valpiana di Gandino, dove incombe dallo scorso 25 aprile uno smottamento di grandi masse rocciose, in parte già staccatesi dalla parete e piombate sulla sottostante strada carrabile che collega Gandino con Valpiana e la Malga Lunga (in comune di Sovere). In queste settimane l’alacre lavoro dell’Amministrazione gandinese guidata dal sindaco Elio Castelli e quello dei tecnici comunali unitamente allo Studio Geologico G.E.A. di S.Ghilardi con sede a Ranica ha sortito un duplice positivo effetto: da un lato lo stanziamento di 150.000 euro da parte di Regione Lombardia destinati a coprire i costi dei lavori e dall’altro la predisposizione nel dettaglio di un progetto esecutivo, di fatto stralcio di quello più ampio che pure da tempo è depositato in Regione e del valore di oltre 900.000 euro.
"Sono state settimane impegnative - sottolinea il primo cittadino - ma devo dire che ad ogni livello ciascuno ha fatto la propria parte. Il nostro unico pensiero è stato da subito quello di poter garantire il transito in sicurezza ai cittadini titolari di seconde case, agli escursionisti (qui si transita per esempio verso Malga Lunga, Baita Monte Alto, Sparavera ndr) ed ai numerosi operatori agro-pastorali che gravitano sulla zona. Evidentemente al primo posto doveva e deve essere messa la sicurezza di tutti. L’apertura del cantiere garantisce ora di approfondire le verifiche in parete e valutare compiutamente i tempi di intervento e la possibilità di allestire nelle prossime settimane fasce orarie di transito. E’ però prematuro per dare comunicazioni in tal senso: lasciamo che ognuno possa fare al meglio e con tempestività il proprio lavoro”.
I lavori sono stati affidati all’impresa specializzata Bettineschi srl di Rovetta. Va detto che la situazione critica della parete interessata dallo smottamento (e da uno successivo di dimensioni più ridotte) è ben visibile anche ad occhio nudo, con profonde fessurazione che lasciano presagire ulteriori distacchi. I geologi l’hanno definita “una frana da crollo per scivolamento in roccia, avvenuta su una parete rocciosa interessata da numerose discontinuità (fratture e faglie) che facilitano tali eventi”. Resta quindi al momento in vigore l’ordinanza emessa dal Comune in data 26 aprile che vieta il transito sulla strada a veicoli, pedoni e biciclette di ogni tipo. La speranza di tutti è che l’intervento avviato possa risolversi nel più breve tempo possibile.