Treviglio, undicimila assistiti senza medico di base: le opposizioni avanzano proposte
Tura, capogruppo Pd, chiede che il servizio di prenotazione telefonica della Cad venga esteso a dodici ore invece delle due attuali
Anche a Treviglio, come nel resto della Lombardia, è emergenza medici di base. Sono oltre seimila gli assistiti residenti nell'area che, a oggi, non hanno più alcun medico di base a cui rivolgersi. Nell'ultimo anno ben quattro dottori hanno cessato il lavoro: due per pensionamento, altri due per dimissioni. Se si considerano poi gli altri due pensionamenti nel circondario, il numero di trevigliesi senza medico sfiora gli undicimila. Numeri da capogiro, riportati oggi da Corriere Bergamo. I più colpiti da questa "carestia sanitaria" sono, chiaramente, gli anziani, i fragili e tutti coloro che versano in difficoltà economiche.
Per sopperire all'assenza dei sei medici, Ats ha attivato il servizio di Continuità diurna, a cui, però, è possibile accedere solamente telefonando a un numero attivo per due ore al giorno. Per questo motivo i consiglieri di minoranza (gruppo Pd e lista Tura) proporranno durante il prossimo Consiglio comunale – in programma martedì – una mozione, il cui punto cruciale sarà la richiesta di estensione della fascia oraria telefonica da due a dodici ore, ossia dalle 8 alle 20, e di indirizzare a tale scopo le risorse risparmiate dagli stipendi mancati. Assumendo, ad esempio, un operatore che si occupi di smistare le telefonate.
«Chiediamo inoltre al Comune di concedere, in modo agevolato, spazi di sua proprietà per attrarre quei pochi medici che ci sono, a patto che si impegnino a restare nel medio e lungo termine, come ha già fatto il Comune di Milano - ha aggiunto Matilde Tura, capogruppo del Pd, al Corriere -, e di attivare un tavolo di confronto periodico in cui si dia voce e si supporti chi lavora nella salute, al fine di prevenire ulteriori abbandoni».