Sistema di Poste in tilt, si teme l'attacco degli hacker. Invece no: «Solo un malfunzionamento»
I pirati informatici filorussi di Killnet avevano già messo al tappeto il sito dell’aeroporto di Orio e avevano annunciato nuovi colpi
Problemi nella giornata di oggi, lunedì 30 maggio, per i servizi online di Poste italiane, che dalle 7 del mattino circa hanno smesso di funzionare, causando disagi in varie parti d’Italia (anche in Bergamasca) e costringendo in molti casi gli sportelli locali a chiudere i battenti nell’attesa che il sistema venisse ripristinato.
In molti hanno pensato che la causa fosse attribuibile a un attacco informatico di Killnet, il collettivo di hacker filorussi che aveva annunciato, proprio per la data odierna alle 5 di mattina, un’azione su vasta scala nei confronti dei sistemi informatici del nostro Paese e che avrebbe dovuto causare un «colpo irreparabile all’Italia».
I vertici di Poste hanno però smentito quest’ipotesi, spiegando invece che il sito è andato in tilt per un aggiornamento e che i loro tecnici sono al lavoro per risolvere la situazione al più presto. «Il disguido tecnico, che si è verificato stamani negli uffici postali - ha precisato l’azienda nella nota - è dovuto ad un aggiornamento del sistema e non ad un attacco informatico».
Il tanto minacciato collasso dei portali strategici, a quanto pare, non è stato ancora attuato, ma aveva messo in allarme le autorità italiane, tant’è che la Procura di Roma e la Polizia postale sono in allerta da ieri. Killnet aveva avuto modo di farsi conoscere anche in Bergamasca lo scorso 20 maggio, quando aveva messo al tappeto i siti web di vari aeroporti italiani, tra cui quello di Orio al Serio, oltre a Milano Malpensa, Milano Linate, Genova e Rimini. In quel caso, tuttavia, non ci furono conseguenze né per gli atterraggi né per i decolli, così come per l’informativa presente all’interno della struttura. Qualche settimana prima, c’erano stati gli attacchi ai sistemi di Senato e Ministero della Difesa.