Legionellosi in Val Seriana, nuovo caso a Rovetta: i contagiati salgono così a tredici
Si tratta di un'anziana. Ats Bergamo prosegue con le indagini epidemiologiche e le analisi per individuare la fonte
Salgono a tredici i casi di legionellosi segnalati in Val Seriana. Agli otto di Clusone, uno di Onore, uno a Gazzaniga se ne aggiunge un terzo a Rovetta. Si tratta di una donna sopra i 75 anni, ha riferito il sindaco Mauro Marinoni a L'Eco di Bergamo, ma pare che tra i tre contagiati non vi siano punti di contatti, né altri elementi che facciano pensare a una fonte di contagio unica.
Il batterio della legionella – specifica Ats nella sua pagina web – non si trasmette da persona a persona, né attraverso gli alimenti o bevendo acqua per alimenti. La trasmissione è aerea e avviene inalando/aspirando goccioline di acqua contenente il batterio, ad esempio attraverso l'acqua della doccia, il getto di fontane o dei rubinetti e la bollitura.
Proseguono intanto le indagini epidemiologiche e le analisi di Ats Bergamo, che ha campionato le case dei positivi, le fontanelle pubbliche tra Clusone e Rovetta e altri luoghi segnalati dai cittadini malati. Ci vorrà però ancora qualche tempo prima di avere dei risultati. Il batterio della legionella, come spiegano dal dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria di Ats, si sviluppa in un arco di tempo della durata di dieci giorni.
Le prime analisi sono state effettuate a inizio settimana, tra lunedì e martedì, dopo i primi casi segnalati. Un risultato positivo può comparire prima dei dieci giorni, ma quando si tratta di un negativo devono essere trascorsi tutti i dieci giorni richiesti per essere considerato tale. Nessun campione prelevato, per ora, ha mostrato segni di positività ma soltanto una volta passato il tempo necessario potrà essere accertato come negativo.
Per i cittadini che vogliono avere maggiori informazioni sulla legionellosi, Ats Bergamo ha attivato una pagina ad hoc raggiungibile all'indirizzo www.ats-bg.it/legionellosi.