De Roon in difesa e Scalvini a centrocampo: le prove per il futuro continuano
I due elementi del gruppo nerazzurro hanno dodici anni di differenza ma vivono la stessa situazione. Interessante seguire il loro lavoro
di Fabio Gennari
Il lavoro in ritiro, soprattutto quando si è all'inizio, prevede sempre tante prove per il futuro. Due tra le più interessanti che si sono finora viste a Clusone riguardano Marten de Roon e Giorgio Scalvini: il centrocampista olandese è stato provato in difesa mentre il giovane talento cresciuto nel vivaio sta studiando da uomo di centrocampo. Entrambi hanno già giocato nelle posizioni citate, Gasperini ha fatto capire che si tratta di opzioni concrete a disposizione del gruppo e quindi non resta che seguire l'evoluzione della situazione.
Dopo l'acquisto di Ederson e vista la presenza di Freuler e Koopmeiners, l'arretramento in difesa di de Roon apre per il giocatore scenari importanti anche per il futuro. Dal punto di vista tattico, il pilastro del gruppo di Gasperini può giocare con ottimi risultati anche da "braccetto" difensivo di destra (ma non solo) e la sua intelligenza nella lettura delle diverse situazioni di gioco offre al tecnico importanti soluzioni in più sia in fase di copertura che di costruzione della manovra offensiva.
Scalvini è stato invece incoronato anche dal ct azzurro Mancini per la sua duttilità, Gasperini ha detto in una recente intervista che queste settimane saranno molto importanti per studiare a fondo il ragazzo e capire quanto possa davvero essere considerato un centrocampista a tutti gli effetti e anche le prove che si sono viste a Clusone confermano la volontà di inquadrare al meglio (ma soprattutto far crescere) il classe 2003 che l'anno scorso era solo una bella promessa della Primavera e oggi rappresenta un pezzo di futuro del calcio italiano.