Musso, Carnesecchi e 15 partite che possono dire molto sul futuro della porta nerazzurra
Il classe 2000 romagnolo è uno dei prospetti più interessanti del panorama calcistico. In futuro potrebbe toccare a lui al posto dell'argentino
di Fabio Gennari
Tra le tante operazioni di mercato di cui si è parlato in questa prima parte di sessione estiva, quella "mancata" è senza dubbio la cessione di Marco Carnesecchi alla Lazio. L'Atalanta lo considera un pezzo pregiato, la valutazione di poco inferiore ai 20 milioni di euro non è mai stata sfiorata dal club di Lotito e l'infortunio alla spalla, con annesso intervento chirurgico e quattro mesi di stop, ha arenato ogni discorso. Con quindici partite da giocare prima della pausa per il Mondiale, lo scenario cambia completamente.
Una delle possibilità sul tavolo, probabilmente la più logica, è quella che Carnesecchi finisca il suo recupero all'ombra di Città Alta in attesa di definire il proprio futuro con il mercato di gennaio. In questo modo, l'Atalanta avrebbe la possibilità di curare direttamente il ragazzo e di valutarne la condizione, parallelamente si potrebbe monitorare il campionato di Musso e tenersi aperta ogni possibilità. Compresa quella di valutare una promozione di Carnesecchi a titolare se l'argentino non dovesse mostrare un netto miglioramento rispetto alla passata stagione.
La fiducia dell'Atalanta per Musso è alta, non si tratta solo di proteggere un investimento ma di credere nelle qualità che hanno portato la Dea a spendere 20 milioni per il suo cartellino. Poi però ci sono il lavoro quotidiano, il campo e le partite e solo lì si potranno fare delle valutazioni adeguate: se Musso convincesse e tornasse sui livelli ammirati a Udine, Carnesecchi potrebbe andare in prestito. Allo stesso tempo, sapendo anche quanto Gasperini guardi al lavoro quotidiano senza badare a nomi e costi dei cartellini, tutte le opzioni sono aperte. Non resta che attendere.