Lo strano caso di Mojica: mentre l'Atalanta cerca un esterno, lui è vicino al Barcellona
Giocatori bocciati a Bergamo, come il colombiano, stanno avendo successo. Intanto i nerazzurri continuano a cercare soluzioni
di Fabio Gennari
Quando Luca Percassi, durante un'intervista, ha dichiarato che l'Atalanta è numericamente a posto ma che ci sono ruoli in cui si vuole migliorare è stato molto chiaro. Le corsie esterne, non è un mistero, sono una delle zone del campo in cui i dirigenti stanno cercando soluzioni, ma dopo lo stop della trattativa per Tavares dell'Arsenal (passato in prestito secco al Marsiglia, formula che la Dea non ha accettato) non circola nessun nome che possa far pensare a un miglioramento netto delle soluzioni a disposizione.
Con Zappacosta in ripresa (non è ancora chiaro quando rientrerà, ma potrebbe mancare meno di quanto si pensa), le soluzioni a disposizione sono Maehle, Hateboer e i due giovani Zortea e Ruggeri. Al netto delle forze fresche portate dai ragazzi che nell'ultima stagione hanno giocato a Salerno, a oggi non ci sono nuovi giocatori su cui fare affidamento e bisogna puntare sulla voglia di riscatto e di prepararsi al meglio per il Mondiale del danese e dell'olandese. Chissà se lo scenario cambierà da qui a fine mese.
Quello che stupisce e fa riflettere è che sul mercato c'è poco o nulla (il Chelsea, che sta prendendo Cucurella dal Brighton per 60 milioni di euro, era interessato anche a Maehle) e che un paio degli esterni che sono più chiacchierati sul mercato sono vecchie conoscenze della Dea. Bellanova è stato acquistato dall'Inter a inizio mercato con una valutazione di 10 milioni e giocherà la Champions, mentre in Spagna si parla in questi giorni di Mojica, che dopo essere stato un obiettivo dell'Atletico Madrid ora viene accostato al Barcellona.
Ricordando come i due giocatori a Bergamo non abbiano mai convinto, fa sicuramente pensare il fatto che sul mercato siano apprezzati. Probabilmente, per il contesto atalantino e con quello che mister Gasperini chiede ai suoi giocatori, loro non erano la soluzione giusta, ma è anche vero che c'è chi ha lasciato Bergamo e non si è mai confermato (Conti e Castagne). Nel complesso, si capisce quanto sia complicato pescare nuovi giocatori sulle fasce che siano, per la realtà nerazzurra, un vero valore aggiunto.