Lo stop di Palomino e Djimsiti cambia il mercato della Dea? Valutazioni in corso
L'infortunio del centrale albanese rimescola le carte, ora non si tratta di un problema economico ma di inserire elementi di livello nel gruppo
di Fabio Gennari
A oggi, l'Atalanta ha perso il miglior difensore della passata stagione (Palomino) e quel jolly arretrato che può giocare in tutte le posizioni garantendo sempre un ottimo rendimento (Djimsiti). Si tratta di due assenze pesantissime, la frattura composta al terzo medio del perone dell'albanese è un guaio grosso e ora il nocciolo della questione è semplice: come intervenire sul mercato? A otto giorni dalla chiusura delle trattative, con tanti elementi che ormai si sono accasati altrove, non è affatto scontato trovare una soluzione adeguata. Ma bisogna provarci.
L'Atalanta in difesa rimane con Toloi, Demiral e Okoli. Oltre a loro, ci sono Scalvini (ormai considerato a tutti gli effetti un centrocampista), de Roon (adattabile) e l'esperimento Ruggeri, che è stato provato da braccetto arretrato di sinistra in più amichevoli. Anche giocatori come Hateboer (non risulta nessuna offerta del Nottingham) e l'ultimo acquisto Soppy possono giocare in quel ruolo. Per coprire il doppio buco lasciato da Palomino e Djimsiti, dunque, servirebbe un difensore veloce, pronto subito e magari abituato alla difesa a tre.
A Zingonia le valutazioni sono in corso, soprattutto perché se la scelta fosse quella di arrangiarsi in difesa con le soluzioni interne e la linea verdissima ecco che gli scenari cambierebbero per centrocampo e attacco. Un esempio: inserire un nuovo mediano (si parlava di Rieder dello Young Boys, ma non è l'unico profilo) piuttosto che un altro esterno (sempre da monitorare Reguilon del Tottenham e Sosa dello Stoccarda) significherebbe aumentare le soluzioni in zone del campo che "libererebbero" giocatori per la difesa.
E pensando alla punta (la società insiste per Hojlund, 2003 dello Sturm Graz), anche la posizione di Malinovskyi potrebbe cambiare. Se è vero che in nazionale il numero 18 dei nerazzurri si muove da interno, considerare la batteria di centrocampisti composta da Koopmeiners, de Roon, Pasalic e appunto Malinovskyi (giocano in due) significherebbe avere in avanti Ederson, Zapata, Muriel, Lookman, Boga e il nuovo eventuale acquisto. Per le 13 partite che mancano alla sosta Mondiale, anche questa è una soluzione da non scartare.