La catena umana di giovani e famiglie ucraine in centro per celebrare il Giorno dell’Indipendenza
Hanno partecipato all’iniziativa "The Free World Gathering", perché «nessun razzo sarà in grado di togliere il nostro desiderio di essere indipendenti»

Bandiere ucraine, sorrisi che increspano i colori della propria nazione dipinti sulle guance, vestiti tipici, scatti di foto, abbracci, vicinanza. Tra le sei e le sette di ieri sera, mercoledì 24 agosto, in Largo Porta Nuova un gruppo di ucraini, principalmente giovani e famiglie, si sono affastellati all’ombra del palazzo Credito Bergamasco in occasione della giornata dell’indipendenza. Erano almeno una sessantina le persone che hanno deciso di riunirsi, partecipando al progetto "The Free World Gathering".
L’iniziativa, non solo rivolta a tutta Italia, ma diffusa anche in tutta Europa, consisteva nella proposta di ritrovarsi per le strade centrali delle città, per unire le proprie mani e formare così una grande catena. Un’unione concreta, fatta di dita che si incrociano e mani che si danno forza, nel qui e ora delle vie di ciascun territorio, ma anche metaforica e simbolica per mandare un messaggio di sostegno collettivo e internazionale, capace di superare i confini.




A Bergamo, l’iniziativa è stata sostenuta in particolare dai giovani ucraini, sostenuti dall’Associazione Zlaghoda. Quest’ultima ha usato le proprie pagine social per invitare ucraini e non solo a unirsi al questa catena d’unità mondiale, scrivendo: «Vogliamo far capire a tutto il mondo che siamo uniti e nessun razzo sarà in grado di togliere il nostro desiderio di essere indipendenti». Ha aggiunto poi la richiesta di venire solo con simboli e bandiere ucraine, senza slogan divisivi. Nel segno della pace, anche a Bergamo sono arrivati i festeggiamenti per il trentunesimo anniversario dell’Indipendenza Ucraina.