Il 4-2-3-1 può essere una soluzione molto interessante per la squadra di Gasperini
Il tecnico gioca principalmente con la difesa a tre, ma a Verona ha vinto cambiando schieramento e questa è una risorsa importante
di Fabio Gennari
Con il mercato che fino alla fine potrebbe regalare sorprese e quindi un nuovo esterno a tutta fascia, mancino, come il croato Borna Sosa (ma solo se parte Hateboer, non per un problema di liste ma di affollamento del reparto), l'Atalanta vista nel secondo tempo a Verona in campo con il 4-2-3-1 ha confermato la capacità del tecnico di leggere le situazioni e la profondità di una rosa che ha uomini adatti a muoversi con un modulo diverso riuscendo a essere efficaci.
Dal punto di vista dei giocatori a disposizione, la proposta della difesa a quattro sembra decisamente interessante. Sulle fasce, come terzini, si sono visti Hateboer (poi Zortea) e Toloi, ma in quella posizione possono giocare tranquillamente anche Maehle (a sinistra è il titolare della Danimarca) e Soppy. Più Ruggeri. I due davanti alla difesa sono stati de Roon e Koopmeiners, ma si può proporre anche Scalvini e i quattro uomini che devono poi muoversi in avanti possono ulteriormente scambiarsi tra titolari e panchina.
Ederson da centrale dei tre dietro alla punta avanzata si è mosso benissimo, al suo posto potrebbe anche muoversi Pasalic, con Zapata davanti (Hojlund da scoprire) e i vari Muriel, Lookman, Boga e Malinovskyi che, con caratteristiche diverse, possono ruotare nelle zone laterali del fronte offensivo. La palla gol di Toloi nel finale di Verona, inoltre, conferma che è poi l'atteggiamento propositivo di tutto il gruppo a fare la differenza. Senza considerarsi schiavi di un solo modulo, ma apprezzando la duttilità del gruppo in nome del risultato, la possibilità di cambiare pelle dal punto di vista tattico è una risorsa preziosa per i ragazzi nerazzurri.