Il personaggio

L'esordio di Ederson è stato da applausi: doveva segnare, ma che bravo che è stato!

Ottima la prestazione del numero 13, che ha contribuito a ribaltare il rendimento della squadra orobica sul campo del Bentegodi

L'esordio di Ederson è stato da applausi: doveva segnare, ma che bravo che è stato!
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di Fabio Gennari

Si è presentato al mondo nerazzurro con una ripartenza di 40 metri chiusa da un destro in diagonale che ha sfiorato il palo alla destra di Montipò. Quell'azione, appena 45 secondi dopo l'inizio della ripresa che lo ha visto in campo al posto di Lookman, è stato il primo squillo di un secondo tempo da applausi che gli ha fatto meritare la palma del migliore in campo. Ederson, nuovo acquisto della squadra atalantina arrivato in questo mercato estivo, ha fatto vedere di che pasta è fatto e le risposte sono state davvero positive.

Saltate le prime due gare con Sampdoria e Milan per un acciacco muscolare, il brasiliano era dato da tutti tra i titolari a Verona e invece è entrato nella ripresa. Il suo lavoro, da centrale dietro a Zapata nel 4-2-3-1 disegnato da Gasperini, è stato grandioso, con una fisicità e una propositività che hanno davvero impressionato. Certo, serve più precisione perché le gare si devono chiudere e lui ha avuto almeno altre due occasioni limpide per segnare, ma alla fine il risultato è stato ottenuto e quindi si può lavorare con serenità per migliorare.

La sua prestazione è stata importante anche per i compagni. Koopmeiners ha avuto la possibilità di alzare il suo livello avendo uno come Ederson sulla verticale che offriva più soluzioni; Muriel e Malinovskyi (poi Boga) si sono trovati ad avere un punto di riferimento centrale; Zapata, bravo nella manovra spalle alla porta durante il secondo tempo, non era più spaesato. Insomma, si attendono conferme nelle prossime partite, ma i segnali che arrivano dall'ex Salernitana sono molto interessanti.

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