Sarnico, revocata l'ordinanza anti-movida. I commercianti: «Calati ricavi e clienti»

L'estate non è ancora finita, ma a Sarnico il Comune ha deciso di revocare l'ordinanza anti-movida che era stata emessa a fine giugno per consentire al Comune del Sebino di vivere un'estate "tranquilla".

Il documento firmato dal sindaco Giorgio Bertazzoli prevedeva la chiusura al massimo all'1.30 e la riapertura non prima delle 5, oltre allo stop della musica alle 24. L'ordinanza era stata emessa dopo che, a inizio giugno, Sarnico s'era visto costretto ad affrontare diversi casi di «movida molesta», come l'aveva definita il primo cittadino: ragazzi ubriachi che con urla, schiamazzi e liti hanno turbato la quiete dei cittadini e posto una questione seria sulla sicurezza. Bertazzoli aveva addirittura chiesto al prefetto più agenti di Polizia durante i fine settimana.

La revoca anticipata dell'ordinanza, che sarebbe rimasta in vigore fino al 30 settembre, va letto come «un segnale preciso ai commercianti - ha detto a L'Eco il sindaco -: se ci si attiene alle regole e si lavora in maniera coordinata per rispettare quel che si può definire un certo senso civico, non c’è bisogno di adottare provvedimenti rigidi ad oltranza. E noi lo abbiamo dimostrato».

E se Bertazzoli si dice «soddisfatto» dei risultati raggiunti dall'ordinanza (a suo parere, ha permesso di vivere un'estate tranquilla sia ai residenti che ai visitatori), meno soddisfatti gli esercenti. I quali, sempre al quotidiano cittadino, denunciano invece un calo dei ricavi e della clientela a causa del provvedimento imposto dal Comune.

Anche per evitare queste tensioni, il comandante della Polizia locale Giovanni Peroni ha annunciato che a inizio 2023 verrà aperto un dialogo tra forze dell'ordine, Comune e commercianti per studiare provvedimenti in vista dell'estate che vadano bene a tutti.