Il 29 settembre

Aeroporto di Orio, disagi in vista per lo sciopero dei lavoratori che gestiscono i servizi a terra

I sindacati: «Un paradosso. Lo scalo bergamasco è in crescita, ma per i dipendenti della società Bgy le condizioni sono sempre peggiori»

Aeroporto di Orio, disagi in vista per lo sciopero dei lavoratori che gestiscono i servizi a terra
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Saranno circa trecento i lavoratori della Bgy International Services che domani, 29 settembre, sciopereranno. Si tratta di coloro che, ogni giorno, sono impegnati nelle operazioni di assistenza dei voli a terra, carico e scarico bagagli e nel check-in dei passeggeri. I disagi all’aeroporto Il Caravaggio di Orio saranno quindi inevitabili.

La mobilitazione è stata proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl-Ta provinciali e si svolgerà a partire dalle dieci di mattino alle due di pomeriggio. «Salari che restano bloccati per l’indisponibilità di tornare a contrattare la parte economica del contratto, ma anche carichi di lavoro che aumentano e orari con flessibilità sempre più estrema», è il commento unanime di Marco Sala della Filt-Cgil, Pasquale Salvatore di Fit-Cisl, Giacomo Ricciardi di Uiltrasporti e Ferruccio Fedeli di Ugl-Ta. Sottolineano: «Si tratta di un paradosso. Lo scalo di Orio da un lato è riuscito a diventare il terzo aeroporto italiano per numero di passeggeri, dall’altro propone condizioni di lavoro sempre più difficili».

Già nella prima metà dell'anno era stato aperto lo stato di agitazione. A luglio, la procedura raffreddamento in Prefettura non aveva sortito alcun risultato. Da qui, la decisione di scioperare. I sindacalisti proseguono: «Questa mobilitazione è frutto di un malessere legato non solo al contesto aziendale, ma anche a una diffusa situazione nel settore dell’handling che soffre per gli effetti del processo di liberalizzazione degli ultimi anni».

Le sigle concludono: «Come richiesto dalle ultime normative che regolano il comparto, negli scali è ormai obbligatorio che operi una molteplicità di società di handling, non più un solo soggetto. A Bergamo, però, vista l’ampia presenza di compagnie aeree low cost, assistiamo a una rincorsa al ribasso quando si tratta di società che si occupano dell’assistenza dei voli a terra. Così le aziende di handling che non riescono più a fare margini perché strozzate dal mercato finiscono per comprimere salari e diritti dei lavoratori, pur in uno scalo che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale. Si inverta la tendenza al deterioramento delle condizioni di lavoro in uno scalo dai volumi che crescono, e una volta per tutte si lavori per un’occupazione buona e stipendi equi».

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